9 Luglio 2019

Caso Tom Sykes: nel British Superbike sarebbe stato secondo!

Nel British Superbike tutto quello che accade dopo l'esposizione della bandiera rossa non vale. Perchè il Mondiale non si adegua, da subito?

Tom Sykes

Fosse stata una gara del British Superbike, Tom Sykes avrebbe conservato il secondo posto. Il pilota BMW è caduto dopo l’esposizione della bandiera rossa  nella Superpole Race nel Mondiale a Donington e non è stato classificato. L’ex iridato è piombato in parco chiuso, convinto di poter salire sul podio. Ma davanti alle TV è stato malamente respinto.  Con le regole BSB il suo piazzamento sarebbe stato in salvo, in quanto la scivolata cui è rimasto vittima nel giro di rientro al box sarebbe stata ritenuta ininfluente.

NEL BSB NON SAREBBE SUCCESSO

Quanto capitato al britannico della BMW ha fatto gridare allo scandalo. Non solo il pilota e il team, giustamente infuriati, ma anche gli appassionati di tutto il Mondo. Lunedi abbiamo invocato (leggi qui) una riscrittura della norma che “congeli” tutto quanto avviene dopo l’esposizione della bandiera rossa. Ricordiamo che in caso di stop, i piloti hanno l’obbligo di rientrare in pit lane entro cinque minuti, pena l’esclusione dalla classifica. Secondo il regolamento del Mondiale, vale anche “dopo” l’uscita della bandiera rossa.

POTEVA CAPITARE ANCHE CHE…

Regola assurda: a Donington poteva capire perfino che Peter Hickman, che ha innescato la carambola di sei piloti per una perdita d’olio, portasse la BMW in pit lane, venendo classificato lui, e gli altri piloti (incolpevoli) no. Gestire le situazioni di gara con un minimo di flessibilità non è impossibile. Infatti nel British Superbike già succede: lì tutto quello che accade dopo l’esposizione della bandiera rossa non vale. Per cui: Tom Sykes, nel regime regolamentare BSB, sarebbe stato normalmente classificato secondo. Com’era giusto che fosse.

OLIO SEGNALATO DA 24 BANDIERE

Jonathan Rea, che ha rischiato di finire a terra anche lui sull’olio e magari di compromettere il Mondiale, ha detto che la situazione di pericolo non era adeguatamente segnalata. Non è vero. Lo stop è stato dato appena cinque secondi dopo la carambola al rampino Melbourne (curva 11 di 12), mentre i leader della corsa (Rea e Sykes) stavano affrontando la Redgate (curva 1). Fonti ufficiali della Race Direction fanno sapere che, dall’esame del circuito televisivo interno, si è rilevato che  dalla curva 1 punto fino al luogo dell’incidente (curva 10) Rea e Sykes sono passati davanti a 24 bandiere rosse, gialle e giallo-rosse, cioè la segnalazione specifica di pista scivolosa.

REA E SYKES IMPRUDENTI

Dall’esame del cronologico, i commissari hanno anche rilevato che Rea e Sykes sono arrivati all’intermedio T3 (poco oltre il ponte Dunlop, cioè due curve prima del luogo dell’incidente) appena 1″4 secondi più lenti rispetto al precedente giro, quando erano in gara. Significa che Rea e Sykes non hanno adeguatamente rallentato. Bandiera rossa significa che i piloti devono rallentare immediatamente, e  raggiungere i box alla minore velocità possibile.

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3 commenti

  1. Katana05 ha detto:

    Se pilota e moto non tornano in pit lane, come si può verificare che prima della bandiera rossa tutto fosse in ordine e fossero pienamente operativi? Chi può dire se un pilota fermo (per caduta o guasti) sarebbe statoin grado di ripartire oppure no. Mi pare che un caso veramente eccezionale come quello di Sykes non giustifichi un cambiamento di regole che rischia di fare più danno che bene. Spiace per Sykes e per i (pochi) punti meritati cui ha devuto rinunciare, ma non è che questo caso ha cambiato volto al campionato.

    • Paolo Gozzi ha detto:

      Ciao, basta tenere conto degli intermedi. La race direction sa esattamente in quale istante ha impartito l’ordine “red flag”. A quel punto basta osservare com’è la classifica negli specifici settori della pista. Questo è il sistema che usano nel BSB. Non solo funziona benissimo, ma evita imbarazzi come quello di Tom Sykes accorso sotto il podio e successivamente cacciato via. Una scena veramente ridicola, oltre che sportivamente incomprensibile e ingiusta.

      • Katana05 ha detto:

        Mah, mi sembra faccia parte della casistica. Nel motociclismo succede ogni giorno di essere estromessi per errori altrui (tipo essere coinvolti in una caduta senza colpe), fa parte delle regole ma non è meno ingiusto. Sykes poteva incolpevolmente cadere sull’olio prima dell’esposizione della bandiera rossa e sarebbe stato correttamente (ma altrettanto ingiustamente) estromesso dalla classifica. Fa davvero tutta questa differenza?