30 Giugno 2020

Valentino Rossi history: primo contratto da 30 mln e ‘scherzo’ a Villeneuve

Valentino Rossi raccontato da Ivano Beggio: il primo contratto da 30 milioni di lire, il confronto con Max Biaggi, la buca data a Jacques Villeneuve.

MotoGP, Valentino Rossi

Nell’autobiografia postuma di Ivano Beggio c’è un capitolo dedicato a Valentino Rossi. Un personaggio cardine nella storia di Aprilia, con cui ha firmato il suo primo vero contratto. Quattro anni insieme e due titoli mondiali, il primo nel 1997 nella classe 125, l’altro nel 1999 nella 250cc. “Rossi è stato portato in ufficio da Pernat come un giovane molto promettente, ma, in realtà, lo consideravamo, soprattutto, come il figlio di Graziano, un talento italiano straordinario e pittoresco di 250 e 500, non del tutto distinto negli anni ’80 a causa di numerosi incidenti“.

IL PRIMO TITOLO…

Valentino Rossi ha debuttato nel 1996 nella prima gara in Malesia con un 6° posto, prima vittoria a Brno, 9° posto finale. “Chi avrebbe mai immaginato che questo ragazzo con il suo primo contratto di 30 milioni di lire era destinato a diventare più grande di Giacomo Agostini?“. E pensare che all’epoca Max Biaggi guadagnava due miliardi di lire, passando in Honda nel 1997. “Max si è vendicato prendendo il titolo da noi, con Harada solo terzo, con tre vittorie, mentre Capirossi è arrivato sesto con solo tre terzi posti. È stata una sconfitta ardente, ma per fortuna abbiamo avuto Valentino che ha vinto 11 gare e lo spettacolo straordinario delle sue celebrazioni, che sicuramente molti ricordano“.

… E IL SECONDO

Celebri le gag del Mugello con la bambola di Claudia Schiffer, il vestito da Robin Hood a Donington. In breve Valentino Rossi ha spazzato via il ricordo di Max Biaggi. “Valentino piacerà presto a tutti, dai bambini ai nonni, contribuendo a rendere il motociclismo ancora più popolare“. E il meglio doveva ancora venire. Nel 1999 arriva il titolo mondiale nella classe 250, portando la popolarità di Aprilia a livelli “spaziali”. Era sin troppo evidente che non avrebbe scritto pagine di storia, ma di leggenda. “Personalmente, conservo un ricordo straordinario del pilota di Tavullia. Intorno a lui c’era sempre gioia e spontaneità“.

Valentino Rossi Aprilia

LA FAMA DEL DOTTORE

Ma in quanto a puntualità negli appuntamenti Valentino Rossi non era un campione. Come quando diede buca all’incontro con Jacques Villeneuve al Motorshow di Bologna. “Il canadese arrivò puntuale; Rossi non è mai venuto – ricorda Beggio -. Anche se era molto giovane, vederlo mi ha sempre dato molta energia e la liberazione mentale di cui avevo bisogno in un periodo in cui, nonostante l’enorme successo dell’azienda, ero molto stressato“. Oggi il Dottore deve fare i conti anche con molti detrattori che non riconoscono la sua importanza in questo sport. “Se in Italia lo sport delle due ruote ha avuto così tanto spazio e considerazione in gran parte è dovuto a lui. Quando si ritirerà, dovremo fare attenzione a non avere un effetto di riflusso con il nostro sport, come è accaduto con lo sci dopo Alberto Tomba“.

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