28 Luglio 2022

Superbike, BMW e il nuovo forcellone: rigidità e torsione secondo Kalex

BMW entusiasta del nuovo forcellone Kalex: Scott Redding può avvicinarsi ai big del Mondiale Superbike grazie alla nuova componente.

Superbike, Scott Redding

Il podio di Donington Park, il primo di Scott Redding nel Mondiale Superbike con livrea BMW, ha fatto accendere il riflettori sul nuovo forcellone della M1000RR. Diversi i test privati tenuti dal marchio tedesco negli ultimi mesi, l’arrivo dell’ex pilota Ducati sta dando manforte all’evoluzione della moto. Redding e Baz hanno adottato il forcellone Kalex nel week-end in Inghilterra che a detta degli interessati rappresenterebbe il più grande passo avanti compiuto dal brand da un anno a questa parte. A Most si va alla ricerca di riconferme, mentre Eugene Laverty e Peter Hickman useranno per l’ultima volta il forcellone Suter, perché non ci sono abbastanza nuovi forcelloni Kalex.

Redding e la svolta BMW

Altre novità sono in cantiere, ma BMW può finalmente lavorare con più calma adesso, avendo limato decimi preziosi sul giro. “Se non vinco, metto molta pressione. Perché sono qui solo per vincere. Non conosco i miei predecessori, forse erano un po’ più morbidi. Dopo questo grande passo, tutti sono più felici perché abbiamo ottenuto un buon risultato“. L’Elica ha mollato i forcelloni Suter per passare ai nuovi forcelloni Kalex, fabbrica tedesca diretta da Alex Baumgartel, presente a Donington Park, durante l’ultimo round SUperbike, per vedere da vicino il suo lavoro. Del resto il marchio Kalex deriva dalle lettere “Alex” precedute dalla K del suo partner Klaus Hirsekorn.

Kalex dalla Moto2 alla Superbike

L’ultimo impegno di Kalex nel WorldSBK risaliva al 2017 quando ha collaborato con il team Puccetti, poi sono stati introdotti dei tetti di spesa. Adesso è ritornato in corsia con BMW producendo un forcellone in alluminio, “Per il carbonio, dovremmo investire in qualcosa per cui non abbiamo le capacità“, spiega Baumgartel a Speedweek.com. L’esperienza pregressa con Kawasaki Puccetti aiuta in minima parte questo nuovo ingresso nel Mondiale. “Negli ultimi cinque anni sono successe molte cose in termini di pneumatici e prestazioni dell’elettronica. Ho il mio know-how con le gomme Dunlop della Moto2. Tuttavia, Pirelli non ha cambiato radicalmente il carattere delle gomme, il che significa che ho idee del passato“.

I punti forti di un forcellone Kalex sono trazione e comportamento di sterzata, il segreto sta nel giusto grado di rigidità e/o torsione. Più morbido è il forcellone, maggiore è la trazione. “Ad un certo punto diventa troppo morbido, poi c’è un movimento nella parte posteriore che non è smorzato – aggiunge Alex Baumgartel -. Ciò significa che togli le forze dal sistema di smorzamento e queste confluiscono in qualcosa di flessibile. Allora hai superato il limite“. Infine bisogna ricordare come il solo forcellone non sia l’elemento decisivo nel corso di una gara. “Le condizioni cambiano da pista a pista, da mattina a sera, da pneumatico a pneumatico, da pilota a pilota. Questo è estremamente interessante e complesso“.

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