30 Dicembre 2023

Stoner consiglia la MotoGP: “Così Suzuki e Kawasaki tornerebbero”

Stoner è critico con il regolamento tecnico e dà un suggerimento per riportare in griglia marchi come Suzuki e Kawasaki.

Suzuki e Kawasaki in MotoGP: il consiglio di Casey Stoner

La decisione di Suzuki di lasciare la MotoGP ha rappresentato uno shock per molti, considerando che la casa di Hamamatsu era competitiva. Nel 2020 aveva vinto il titolo con Joan Mir, che nel 2021 è poi arrivato terzo. Nel 2022 sono arrivate due vittorie di Alex Rins verso fine campionato, a riprova della bontà della GSX-RR. Un addio definitivo? Chi lo sa. Non è la prima volta che il marchio scompare e riappare nel Motomondiale.

Dorna Sports spera in un ritorno futuro per avere più costruttori a sfidarsi in pista. Molto potrebbe dipendere dal regolamento tecnico che verrà varato per il quinquennio 2027-2031. Nuove regole potrebbero spingere altre case a riconsiderare un impegno nella classe regina. A volte sono emersi rumors su BMW o Kawasaki, ma ad oggi non c’è niente di concreto.

Stoner critica la MotoGP

Casey Stoner si è detto critico con il regolamento adottato in questi anni in MotoGP, perché c’è stato uno sviluppo tecnologico eccessivo e si è andati in una direzione simile a quella della F1. Oggi i piloti si ritrovano ad avere dei problemi nel seguire chi è davanti e anche nell’effettuare sorpassi. C’è chi invoca a gran voce una riduzione dell’aerodinamica sui prototipi del campionato, un tema dibattutissimo.

Il due volte campione del mondo ha espresso nuovamente il suo pensiero in un’intervista concessa a TNT Sports: “Si continua a pensare che non si possa fermare questa progressione tecnologica, ma si può, soprattutto in un campionato di prototipi. Non ne abbiamo bisogno per le strade, quindi si può regolamentare ciò che facciamo. Abbiamo bisogno di regole che valgano per dieci anni“.

Suzuki e Kawasaki potrebbero cambiare idea?

Stoner è convinto che con un regolamento stabile a lungo termine ci potrebbe essere la possibilità di attirare altri produttori in griglia: “Sapendo che le regole saranno le stesse per dieci anni, i costruttori sapranno stabilire un budget realistico senza ritrovarsi a non averne. Così puoi riportare Suzuki, Kawasaki e altri“.

L’ex pilota di Ducati e Honda ritiene che i vertici della MotoGP e le case debbano intervenire per cambiare la situazione: “Tutti pensano che la MotoGP stia andando avanti, invece deve rallentare. Quest’anno non abbiamo visto nessuna gara con tutti i piloti sulla loro sella. Questo indica che stanno succedendo troppe cose. Stanno emulando la F1, ma con molta più elettronica. Non abbiamo bisogno di emulare la F1, non serve copiargli le sprint race. Così avresti i piloti al loro posto in ogni weekend“.

Foto: MotoGP

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