25 Maggio 2023

MotoGP, Yamaha pensa al ritiro? Jarvis nega: “Ma serve investire”

Lin Jarvis smentisce i rumors su un possibile addio di Yamaha alla MotoGP, ma evidenzia anche la necessità di investire e fare cambiamenti.

Yamaha MotoGP Jarvis Quartararo

La Yamaha nel 2021 ha riconquistato il titolo MotoGP con Fabio Quartararo, ma poi non è riuscita a ripersi. Lo scorso anno ha perso nonostante un vantaggio di 91 punti su Francesco Bagnaia, poi trionfatore, e nel 2023 è in piena crisi. La casa di Iwata non ha fatto i miglioramenti necessari per evitare che il pilota francese fosse costretto a compiere dei “miracoli” per ottenere buoni risultati.

Quartararo è molto deluso, anche perché prima di firmare il rinnovo aveva ricevuto rassicurazioni sul progetto tecnico. Se da un lato ci sono stati dei progressi per quanto riguarda la potenza del motore, dall’altro la M1 ha finito per perdere tutte quelle qualità che la rendevano altamente competitiva fino a poco tempo fa. Il carattere della moto è cambiato in peggio. Serve cambiare direzione nello sviluppo.

Yamaha impegnata nel progetto MotoGP: Jarvis conferma

C’è chi ha ipotizzato che Yamaha possa anche valutare un ritiro dalla MotoGP a fine 2026, anno nel quale scadrà il contratto con Dorna, se non dovessero arrivare i successi sperati. Lin Jarvis ha smentito che oggi esistano dei ragionamenti in tal senso: “Non si può negare che stiamo faticando – ha detto a Speedweekma posso assicurare che non vedo mancanza di impegno in Yamaha. Nel penultimo gran premio a Jerez c’erano Yoshihiro Hidaka, presidente di Yamaha Motor Japan, e Eric de Seynes, presidente di Yamaha Motor Europe. Entrambi supportano le corse con energia, riconoscono ciò che le corse hanno portato al marchio in passato e ciò che continueranno ad aggiungere alla nostra immagine in futuro“.

Il managing director Yamaha è convinto che la casa di Iwata abbia ancora un grande interesse verso la MotoGP, anche se è necessario investire maggiormente e cambiare delle cose per tornare al top: “Sanno di cosa abbiamo bisogno. Servono investimenti e cambiamenti nel modo in cui lavoriamo. Non vedo segnali di ritiro da parte di Yamaha. Vero che neanche in Suzuki un anno fa si aspettavano il ritiro, però io non ho dubbi. Spero che resti così“.

Quartararo vuole risposte concrete

La Yamaha deve lavorar di più e meglio per consentire a un campione come Quartararo di lottare per il titolo MotoGP. In questo momento lui si sente come un leone in gabbia, con una M1 che non gli permette di esprimere tutto il suo talento. E il fatto che gli aggiornamenti portati non funzionino non lo aiutano ad avere più fiducia per il futuro.

È evidente che a Iwata stiano compiendo degli sforzi, ma non vanno ancora nella giusta direzione. Non è un caso che a Le Mans il team abbia deciso di tornare alla base del 2021. Questa stagione è già abbastanza compromessa, anche se mancano tante gare ancora e può succedere di tutto, però sarebbe davvero sorprendente se Fabio riuscisse a rientrare nella corsa iridata. La cosa certa è che non si potrà sbagliare il progetto 2024, anche perché il pilota l’anno prossimo va in scadenza di contratto e potrebbe non rinnovare.

Foto: Yamaha Racing

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