12 Febbraio 2024

MotoGP, Yamaha operazione futuro: Jarvis cerca il nuovo Lewis Hamilton

Lin Jarvis illustra il nuovo progetto Yamaha MotoGP: dopo l'arrivo di nuovi ingegneri si punta ad un team satellite per il 2025.

MotoGP, Lin Jarvis

Per Yamaha e Lin Jarvis non sarà sicuramente una stagione MotoGP in discesa. La prima uscita 2024 a Sepang ha riconfermato che i costruttori europei sono un passo avanti, che la M1 necessita ancora di lavoro prima di tornare alla vittoria. Dalla sua parte le nuove concessioni che permetteranno di proseguire l’evoluzione anche a campionato in corso. Inoltre bisognerà affrontare le vicende di mercato, con la Casa di Iwata che necessita ad ogni costo di un team satellite.

La rifondazione della Yamaha

Avere solo due piloti in griglia rallenta notevolmente i tempi di progressione della Yamaha. Nei weekend di gara Fabio Quartararo si è ritrovato spesso in difficoltà, poco tempo a disposizione per studiare il migliore set-up, scegliere le gomme giuste, pochi dati a disposizione. Le nuove concessioni e l’arrivo di ingegneri di spessore, in particolare Massimo Bartolini e Marco Nicotra, saranno sicuramente un toccasana per il progetto. “L’arrivo di Max fa parte di un intero processo che probabilmente è iniziato nel 2022“, ha spiegato Lin Jarvis. “Da quando abbiamo firmato il contratto con Luca Marmorini e il suo team di ingegneri per aiutarci a sviluppare il motore, per guardare fuori dal Giappone, fuori dai nostri schemi, acquisire nuove conoscenze e assumere ulteriore manodopera. Questa è stata la prima fase“.

Yamaha si sta attrezzando per colmare il vuoto che Ducati ha scavato sulle rivali in pochi anni, soprattutto in termini di aerodinamica. In questo settore la Casa giapponese è rimasta un po’ a guardare, ma dall’estate scorso ha intrapreso una partnership con Dallara.costruttore mito dell’autombolismo, , per accelerare su quest’area tecnica. Tanta carne sul fuoco, servirà un po’ di tempo prima di raccoglierne i frutti. Il test MotoGP di Sepang è stata la prima occasione per amalgamare le tante novità. “Non puoi cambiare l’intero metodo di lavoro da un giorno all’altro – sottolinea il team principal Lin Jarvis -. Ma sappiamo che dobbiamo cambiare, dobbiamo essere meno conservatori e aprire la mente“.

Iwata cerca un team satellite

Inutile farsi illusioni, Yamaha può puntare a vincere qualche gara, ma Ducati proseguirà il suo dominio anche quest’anno. “Ci vorrà del tempo per tornare, ma faremo del nostro meglio per riuscirci. Ma secondo me sarà molto difficile battere i Reds quest’anno“. Basterà per convincere Fabio Quartararo a rinnovare il contratto? La priorità di Jarvis è convincere innanzitutto un team satellite a firmare con la Casa di Iwata, gli occhi restano puntati su VR46 anche se l’assalto non è facile e non sempre si può convincere con i soldi. “Se non saremo competitivi al 100%, sarà difficile convincere che i nostri investimenti stanno procedendo. Perché se firmi un contratto, non lo firmi per la moto che hai, lo firmi per la moto che speri di avere in futuro“.

Da qui il paragone con Lewis Hamilton quando firmò con Mercedes per la stagione 2013. “Molte persone erano titubanti, me compreso – conclude il manager britannico a Sky Sport MotoGP -. Ovviamente sapeva qualcosa ed era fiducioso che stessero mettendo in atto ciò che era necessario per essere competitivi in ​​futuro. Quindi la cosa più importante per scegliere il pilota e il team satellite è convincerli delle nostre intenzioni, capacità, attitudini per il futuro“.

Foto: Sky Sport MotoGP

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