5 Luglio 2022

MotoGP, Yamaha conquista Quartararo: “Sul tavolo un progetto che mi piace”

Fabio Quartararo e Yamaha insieme fino alla stagione MotoGP 2024. Il rinnovo dopo la presentazione di un progetto convincente.

MotoGP, Fabio Quartararo

Fabio Quartararo è l’unico pilota della MotoGP che in questo momento può pensare di aprire un’era. Dopo quelle di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, il campione della Yamaha ha intenzione di monopolizzare il Mondiale. Già detentore del titolo iridato 2021, ha chiuso la prima parte della stagione 2022 saldamente al comando, anche con la caduta di Assen che poco influisce sull’andamento del campionato. 21 punti di vantaggio su Aleix Espargarò, 66 su Pecco Bagnaia e 9 GP da disputare, con un Long Lap Penalty da scontare a Silverstone e che ha suscitato non poche polemiche.

Inizio stagione MotoGP in salita

Pensare che nelle prime gare i toni tra Quartararo e la Casa di Iwata erano piuttosto aspri, con la trattativa per il rinnovo che sembrava sul punto di saltare. Invece è bastato uno step mentale per invertire la rotta e da Portimao ha iniziato una scalata irreversibile, che solo il primo zero stagionale ad Assen ha frenato. “Al GP di Jerez ero pronto a lasciare la Yamaha“, ha ammesso il pilota di Nizza. Cosa è cambiato da allora? Di certo nulla sulla sua YZR-M1. “La moto con cui abbiamo concluso la prima metà della stagione è la stessa del primo Gran Premio, completamente la stessa, lo assicuro“, ha sottolineato Fabio Quartararo in un’intervista a Speedweek.com.

La svolta americana

Deluso dal lavoro svolto dai tecnici durante l’inverno, sin dai primi test MotoGP aveva compreso che la moto 2022 non aveva risolto l’handicap di potenza massima richiesta dal 2021. Dopo 18 mesi di congelamento del motore a causa dell’emergenza Covid e conseguente contenimento dei costi, il campione francese si aspettava un sensibile miglioramento. Da qui le continue lamentele del Qatar, in Indonesia, a Rio Hondo. Ogni debriefing era l’occasione per lanciare segnali poco distensivi nei confronti del suo costruttore. “Durante il viaggio dall’Argentina ad Austin, mi sono detto che stavo sbagliando, che ero entrato in una spirale negativa. Non aveva senso continuare così. Ad Austin mi sono detto: ‘Sì, non vincerai. Ma vai là fuori e dai il massimo!’ E ha funzionato, anche se il risultato (7°) non è stato entusiasmante. Ho lasciato gli Stati Uniti con una mentalità completamente diversa. Non è cambiata la moto, ma la mia mentalità“.

Yamaha ha convinto Quartararo

Yamaha non si è tirata indietro quando si è trattato di dare alcune garanzie per il rinnovo di contratto. Del resto il “mancato” sviluppo della M1 era ben evidente, poco e nulla è cambiato rispetto alla scorsa stagione. Quindi l’arrivo di Luca Marmorini, per dare un segnale chiaro sulle intenzioni serie in merito al motore. Tanto che si ipotizza l’impego di un V4 a 90° in un futuro non troppo lontano. “A Jerez ero pronto a lasciare la Yamaha. Ma hanno messo sul tavolo un progetto che mi piace – ammette Fabio Quartararo -. Hanno ingaggiato ingegneri che stanno lavorando molto duramente sul motore per il prossimo anno e sono molto a mio agio con la M1. Ecco perché faremo altri due anni insieme“.

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