7 Agosto 2020

MotoGP, Valentino Rossi: “Brno? Il problema sono i soldi”

Valentino Rossi e gli altri piloti MotoGP si lamentano per l'asfalto di Brno. Troppe buche che mettono a rischio l'incolumità dei piloti.

MotoGP, Valentino Rossi a Brno

Valentino Rossi chiude il venerdì di MotoGP a Brno al 12° posto nella classifica combinata, con un gap di circa otto decimi dal best lap dell’erede Fabio Quartararo. A rallentare la giornata del 41enne di Tavullia la mancanza di grip al posteriore e le numerose buche che costellano il vetusto asfalto ceco che conta 12 anni di età. Il passo gara non è male e proverà il time attack nelle FP3, non ha modificato il setting di Jerez, ma dovrà migliorare alcuni settori del tracciato dove non è ancora performante.

L’asfalto colabrodo di Brno

Nelle FP1 Valentino Rossi ha provato una doppia hard, ma resta indecisione tra questa e la media al posteriore. “Il problema è che c’è poco grip, la gomma scivola e ha molto degrado. L’asfalto è lo stesso da anni. Brno è ancora un bel circuito, ma l’asfalto è tutt’altro che eccezionale ed è uno svantaggio per tutti“. Prevista una riunione in Safety Commission per chiedere il rifacimento. “Il vero problema sono i soldi. Parliamo di diversi milioni di euro, chi li mette? Capisco che è un momento difficile per il circuito, non ci sono spettatori. Normalmente ascoltano noi piloti, ma poi sono i proprietari e la Dorna a decidere. E se non ci sono soldi, non si può fare molto“.

Troppi incidenti tra Jerez e Brno

Si tratta di una stagione eccezionale per via della pandemia, ma in condizioni così estreme l’incolumità dei piloti è a rischio. Vedi gli incidenti di Marc Marquez, Cal Crutchlow, Alex Rins, Pecco Bagnaia. Non può essere certo una casualità. “Andare a Jerez a luglio con 60°C sull’asfalto non ha aiutato, non era il periodo migliore, ma era dovuto alla situazione di emergenza che abbiamo vissuto. Qui a Brno ci sono molte buche e poco grip, è difficile controllare la moto. Il caldo di Jerez e le condizioni dell’asfalto qui hanno causato molte cadute“.

Il livellamento della Dorna

L’altro dato che salta all’attenzione è la vicinanza nei tempi dei piloti. I primi 12 nella classifica combinata della classe MotoGP sono raccolti in poco più di sette decimi. “Dorna ha lavorato duramente in questi anni per far sì che il livello fosse simile e direi che hanno avuto successo – prosegue Valentino Rossi -. Il congelamento dei motori, la monogomma, l’elettronica unica… sono fattori che hanno portato a questo. Inoltre, i piloti sono più professionali, si allenano molto e studiano prima di ogni GPper essere pronti dal venerdì mattina. Visto dall’interno è stressante, ma per coloro che lo guardano da casa è avvincente“.

Lascia un commento