23 Marzo 2022

MotoGP, Valentino Rossi 2015: Jorge Lorenzo svela la verità

Jorge Lorenzo si confessa a Dazn sulla stagione MotoGP 2015: il titolo soffiato a Valentino Rossi e l'incrinarsi dei rapporti con la Yamaha.

MotoGP, Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo ha fatto la storia della MotoGP per oltre un decennio e anche dopo l’addio alla fine del 2019 non si è mai distaccato dal paddock. Un anno di contratto come collaudatore Yamaha, un 2021 da commentatore sul suo canale YouTube, da quest’anno inviato speciale di Dazn. Nell’ultima puntata de ‘La Caja de Dazn’ ha raccontato alcuni dei momenti chiave della sua carriera sportiva, come la sua battaglia con Valentino Rossi a Montmeló 2009.

Jorge e il rapporto con Valentino Rossi

Dopo l’addio al Motomondiale nel 2019 il pentacampione maiorchino si è concentrato su altri progetti professionali e ai viaggi, diventando spesso protagonista in TV con i suoi racconti sempre lucidi e senza peli sulla lingua. Jorge Lorenzo sa essere schietto e per questo a volte antipatico, ma attirare l’attenzione è sempre il suo forte, soprattutto quando al centro delle sue argomentazioni c’è lo storico rivale Valentino Rossi. La sua partecipazione alla 100 Km dei Campioni dello scorso dicembre dimostra che le tensioni di carriera sono ormai un lontano ricordo.

Come la gara del Montmelò del 2009, con quel sorpasso del Dottore che ha fatto storia… “Per i media quella gara sarà ricordata, molto più a favore di Valentino perché ha vinto e mi ha umiliato in quella curva. Sì, mi ha umiliato in quell’ultima curva, perché ho sbagliato un po’ e ha approfittato della mia inesperienza, non coprendo quel vuoto che gli ho lasciato. Se ne è approfittato sapendo che se mi avesse chiuso saremmo caduti entrambi (ride, ndr). Ma quella gara viene ricordata dai fan come una delle più emozionanti, che ha avuto un finale ancora più emozionante. E significava anche perdere il campionato perché, forse, se avessi vinto, avrei avuto più opzioni per lottare con lui“.

L’avventura MotoGP dopo la Yamaha

Alla fine della stagione 2016 i rapporti con Yamaha si sono incrinati, soprattutto in seguito al reclamo al TAS per le vicende tra Valentino Rossi e Marc Marquez nella gara di Sepang 2015. “In un certo senso è normale, si è creata un po’ di polemica e ha incasinato un po’ lo spirito di squadra perché alla fine ognuno dei due ha badato al proprio interesse e io ho dovuto badare al mio“, ha confessato il maiorchino. “Ho dovuto giocare le mie carte. Questo non andava bene alla Yamaha, perché era interessata di più alla vittoria di Valentino per un motivo mediatico“.

I rapporti con il costruttore giapponese al capolinea hanno spinto Jorge Lorenzo verso Ducati, dove già vantava dei buoni rapporti con Gigi Dall’Igna. “Guidavo la stessa moto da molti anni e lavoravo con lo stesso gruppo di persone, mi mancava un po’ di motivazione e volevo provare a vincere con un’altra moto… E alla fine avrebbe funzionato, se non fosse stato per i tempi“.

Dopo la vittoria del titolo MotoGP 2015 sono seguiti anni di digiuno per Yamaha, ma ci ha pensato Fabio Quartararo a riportare Iwata sul tetto del Motomondiale. In molti paragonano il francese a Jorge Lorenzo anche se gli stili di guida dei due fuoriclasse ha delle differenze: “È più aggressivo di me in frenata, muove un po’ di più la moto. Ma sì, entrambi apriamo molto, cerchiamo sempre di prepararci molto all’uscita di curva frenando un po’ prima e aprendo molto presto il gas. Inoltre ha vinto il Mondiale a 23 anni, proprio come ho fatto io nel 2010“.

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