13 Gennaio 2021

MotoGP, Suzuki: la “pazza” idea per sostituire Davide Brivio

Suzuki ha intenzione di non sostituire Davide Brivio nella stagione MotoGP 2021. A ricoprire le sue mansioni ci penseranno Sahara e Kawauchi.

MotoGP, team Suzuki Ecstar

Suzuki si sta riorganizzando a tempi record per sostituire Davide Brivio nella prossima stagione MotoGP. Dopo le ipotesi Livio Suppo, subito tramontata, e quella di Pablo Nieto, di difficile applicazione, avanza una terza opzione. Il manager brianzolo, passato alla Formula 1 nel team Alpine, non verrà rimpiazzato da nessuno. Apparentemente è insostituibile, quindi le sue mansioni verranno ricoperte da tecnici già al servizio. Le aree aperte saranno rilevate dal project manager Shinichi Sahara e dal direttore tecnico Ken Kawauchi.

L’addio di Davide Brivio è stata una notizia “scioccante” per i vertici di Hamamatsu. Invece di reagire in preda al panico, Suzuki ha deciso di valutare con calma la situazione. Nessuno dovrebbe subentrare al suo posto, ci penseranno i vertici del team già operativi, esperti dell’ambiente. Per qualunque nuovo arrivato sarebbe difficile approcciare nel migliore dei modi in poche settimane.

L’ex team manager ricopriva questa carica dal 2013, prima del suo ritorno in MotoGP nel 2015. Nel 2011 Suzuki ha dovuto lasciare il Mondiale per problemi finanziari. Il merito del tecnico brianzolo è aver riportato la GSX-RR alla vittoria in breve tempo, con Maverick Vinales vincente a Silverstone nel 2016. Quattro anni dopo hanno raggiunto il massimo risultato con Joan Mir e il titolo per squadre, grazie all’ottima performance di Alex Rins. Entrambi i piloti resteranno legati al marchio giapponese fino al 2022 per ritentare l’assalto al titolo iridato. Ma senza Davide Brivio riusciranno a preservare quel magico equilibrio che ha portato a riscrivere la storia dell’azienda?

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1 commento

  1. makitari_15179021 ha detto:

    Forse potremmo avere delle sorprese … !?
    Gestioni collegiali ?
    Breefing TOTALI tra Tecnici, Strateghi e Motoristi ?
    Percorrere vie nuove è sempre rischioso, ma … a volte … porta lontano … Buona strada allora …