28 Febbraio 2022

MotoGP, suspense Joan Mir: “Difficile gestire le scartoffie dei contratti”

Joan Mir tiene Suzuki sulle spine e prende tempo per decidere sul rinnovo di contratto. A Doha manager e costruttori intensificheranno i dialoghi per il mercato piloti.

Joan Mir, MotoGP

E’ la settimana della MotoGP, tutti in volo verso Losail per il primo Gran Premio 2022. Team, piloti e manager al seguito, perché sarà un week-end di intensi dialoghi in vista del mercato che si infiammerà da qui a breve. Joan Mir tiene Suzuki e i suoi fan con il fiato sospeso, non ha ancora preso una decisione sul suo futuro. E molto dipenderà anche dalle trattative tra Yamaha e Fabio Quartararo, tra Honda e Pol Espargarò.

Joan Mir campione “invisibile”

Il maiorchino ha vinto il campionato 2020, ma è passato quasi inosservato. Una sola vittoria non gli ha dato il dovuto onore, nonostante abbia portato un marchio come Suzuki al vertice mondiale. “Mi aspettavo un po’ più di riconoscimento dalle persone, ma penso che il tempo sarà galantuomo – racconta a DAZN -. Grazie a Dio la mia carriera non è finita, ho molto da dare, ho vinto solo al secondo anno e penso che ogni anno ho qualcosa in più da offrire“.

Nodo contratto per Joan

Nella stagione MotoGP 2021 non ha avuto una GSX-RR all’altezza per difendere lo scettro iridato. Alcune innovazioni tecniche sono arrivate in ritardo, il vuoto lasciato da Davide Brivio ha pesato non poco sul lavoro ai box. Ma la Casa di Hamamatsu ha lavorato bene durante l’inverno sull’evoluzione della moto. E qualche giorno fa ha annunciato ufficialmente l’arrivo di Livio Suppo. Basterà per convincere Joan Mir a rinnovare il contratto con Suzuki? “A parte i marchi che ti cercano, il problema è la volontà di andarsene. Non posso parlare molto di questo argomento perché è complicato. Deciderò presto e lo comunicherò quando sarà tutto finito, perché non è facile gestire tutte le scartoffie dei contratti. Vedremo cosa succede. Come pilota chiediamo sempre di più, ora è troppo presto per dire se quello che hanno portato basti per puntare al titolo“.

Obiettivo bis iridato

Si prende tempo per capire il vero potenziale delle moto e cosa decideranno di fare gli altri. Intanto l’arrivo del team manager piemontese è sicuramente un passo avanti importante. “Nessuno si aspettava quello che è successo con Davide Brivio. Non si poteva portare subito qualcuno, perché poteva spezzare l’armonia della squadra… Una squadra è un ingranaggio e non deve mancare nessun elemento“. Dopo il terzo posto finale nella scorsa stagione MotoGP l’obiettivo di Joan Mir è ripetere l’impresa del 2020. “Marc Marquez resta il pilota da battere, poi c’è Fabio Quartararo: “Al momento sono loro due gli avversari“.

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