23 Aprile 2021

MotoGP, Stefan Bradl: “Rispettiamo la passione di Valentino Rossi”

Valentino Rossi avrebbe dovuto lasciare la MotoGP già da anni? Stefan Bradl non è d'accordo: "La gente lo ama, sa bene quando dovrà ritirarsi".

MotoGP, Stefan Bradl

Collaudatore, pilota, commentatore TV: Stefan Bradl è una figura poliedrica all’interno del paddock MotoGP. E nella prossima gara a Jerez sarà nuovamente in pista per un week-end da wild card con la Honda RC213V. L’obiettivo è accelerare sul piano di sviluppo della moto, ora che anche Marc Marquez è ritornato in pista. In un’intervista a Motorspot-Total.com, il tedesco ha affrontato un argomento all’ordine del giorno: i risultati di Valentino Rossi. 4 punti nelle prime tre gare, che fanno preludere ad un ritiro a fine anno se non ci sarà inversione di tendenza.

Sarà l’ultima stagione in MotoGP per il Dottore? Per molti esperti avrebbe dovuto lasciare già da molto tempo. Non è di questo parere Stefan Bradl. “In certi anni stava ancora lottando per il titolo, è riuscito a vincere gare ed è salito sul podio. Perché avrebbe dovuto fermarsi?“. Le vere difficoltà sono iniziate negli ultimi anni, dopo l’esordio del monogomma Michelin e quel “maledetto” titolo sfumato nel 2015. Poi sono subentrati piloti giovani e affamati. “Al momento non va perfettamente, ma questo ha a che fare con i piloti di ultima generazione che hanno messo pressione. Attualmente sta lottando con questi“, ha aggiunto il collaudatore HRC.

I progetti di Rossi a breve termine

Sembra ormai certo che Valentino Rossi “non sarà più campione del mondo“. Ma sicuramente ha ancora molto da mostrare, può ancora vincere delle gare ed è un personaggio che porta lustro alla MotoGP. “Penso che non abbia ancora mostrato tutto il suo potenziale. Penso che Valentino Rossi sia abbastanza uomo e sappia bene quando è il momento giusto per dimettersi. Si sta ancora divertendo. Non è il suo lavoro, è la sua passione. E questo dovrebbe essere rispettato“. Le prossime tappe di Jerez, Le Mans e Mugello saranno tre esami importanti per decidere il suo futuro. Il suo desiderio è proseguire anche nel 2022, magari alla presenza del pubblico, per un bagno di folla tutto meritato. “La gente lo ama perché è un simbolo, perché ha ampiamente arricchito la MotoGP con il suo spettacolo“.

Sarà forse la gara del Mugello il momento clou per gli annunci. Non solo per la sua carriera da pilota, ma anche per l’ingresso in classe regina del team VR46, per cui lavora dietro le quinte insieme ai suoi fedelissimi. Un progetto non facile, ma neppure impossibile per Valentino Rossi. “Vuole anche essere il capo di una squadra? Posso immaginarlo, ma sarà difficile“.

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1 commento

  1. makiland ha detto:

    Le parole di SB sono perfette per incorniciare un passaggio storico … la fine di VR come pilota e l’ inizio della sua carriera di manager e talent scout … vincerà anche qui, ne sono certo !