3 Maggio 2022

MotoGP revolution: Aprilia tenta Razali, Yamaha Valentino Rossi

Paddock MotoGP in pieno fermento dopo l'addio della Suzuki. Aprilia tenta il team RNF di Razali, Yamaha sogna la squadra di Valentino Rossi.

MotoGP, Razlan Razali

Razlan Razali, team principal della Yamaha WithU, è alla ricerca di una nuova moto per le prossime stagioni MotoGP. Al momento sono soltanto voci di mercato che brulicano nel paddock, ma a Jerez l’indiscrezione è rimbalzata con una certa insistenza. Soprattutto alla luce del terzo podio di Aleix Espargarò che si avvia verso il rinnovo con l’Aprilia, sebbene i primi incontri tra Massimo Rivola e Albert Valera, manager del pilota catalano, non siano andati a buon fine.

Aria di cambiamenti in MotoGP

La notizia dell’addio Suzuki al Motomondiale rimescola le carte in tavola in maniera frenetica. Livio Suppo stava lavorando sul budget del prossimo anno e sui rinnovi di Alex Rins e Joan Mir che avrebbe voluto leggermente al ribasso. Invece la decisione di Hamamatsu sconvolge i piani di diversi costruttori. Leopard Racing potrebbe trovare terreno fertile per realizzare il sogno della Top Class e nel calderone delle trattative Aprilia potrebbe sferrare una zampata nel progetto MotoGP di Noale. Dopo il podio di Jerez Aleix Espargarò e Maverick Vinales non potranno più svolgere test privati da subito, dal 2023 dovrà contare su cinque unità motore che verranno congelate ad inizio campionato. Avere un team satellite sarebbe la soluzione ideale per accelerare sull’evoluzione della RS-GP e il costruttore veneto da tempo intrattiene contatti con Razali.

Valentino Rossi e Yamaha

Yamaha RNF non riesce a staccarsi dai bassifondi di classifica con Andrea Dovizioso e Darryn Binder, una situazione che non piace al manager malese e agli sponsor. Il contratto che lega la squadra con sede in Gran Bretagna a Iwata scade a fine anno e bisognerà dimostrare solidità finanziaria in primis. E da entrambe le parti non c’è nessuna fretta per il rinnovo. Una decisione verrà presa entro l’inizio dell’estate, ma il caso Suzuki potrebbe muovere altre pedine sullo scacchiere.

Valentino Rossi non ha mai reciso il legame ombelicale con Yamaha. Ne è prova lo Yamaha VR46 Master Camp Team, nonostante l’attuale contratto tra la VR46 e Ducati. Ducati non porrebbe il veto ad un’ipotetica separazione del team di Tavullia, alleggerendosi il carico di lavoro e riducendo a sei il numero di moto sulla griglia. Per il momento non resta che restare alla finestra e attendere le prime mosse ufficiali che scateneranno un inevitabile effetto domino.

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