30 Gennaio 2022

MotoGP, Remy Gardner: “Portimao, Valencia e i test con due costole rotte”

Remy Gardner pronto per lo shakedown, con un polso non ancora a posto. Si dice lieto del supporto di KTM e guarda a Pedrosa per migliorarsi.

MotoGP Remy Gardner

Arriva in MotoGP da campione Moto2 in carica e non proprio al top nei primi test. Remy Gardner infatti deve fare i conti con un polso operato di recente dopo un piccolo incidente (senza caduta) in allenamento. Da domani sarà uno dei protagonisti dello shakedown a Sepang, tre giorni dedicati a rookie e collaudatori prima dei test ufficiali. Nel meeting online realizzato alla vigilia di queste prime prove non manca di sottolineare una volta di più l’importante presenza del tester KTM Dani Pedrosa, dal quale vuole imparare il più possibile in vista della sua prima stagione in top class. Mantenendo il suo mantra: “Un passo alla volta e piedi per terra.”

I problemi fisici 

“È stato un inverno davvero veloce, più corto del solito” ha esordito il campione australiano. Per poi fare il punto sulla sua situazione. “Stavo correndo in motocross, non stavo neanche spingendo, ma la parte inferiore del polso era in una posizione bizzarra e di colpo ho sentito il crack.” Nello specifico, “Si è rotta la parte finale del radio, la punta. Ma non si è mossa.” Ne è seguito un intervento con l’inserimento di due viti, questo a soli a tredici giorni dallo shakedown, al via proprio domani (alle 3 ora italiana). Non è stata la migliore delle notizie, ma il rookie Tech3 sdrammatizza. “È ancora fresco” ha ammesso. “Ma ho fatto più fisioterapia possibile per essere pronto.”

“Non sarà facile ma ci proveremo, probabilmente con dei piccoli run: abbiamo vari giorni di test, non vogliamo fare altri danni.” Anche perché nemmeno a novembre era a posto. “Avevo ancora problemi alle costole dall’incidente in Portogallo. Non ho fatto esami prima della fine dei test, non volevo sapere!” ha ammesso ridendo. “Ma guidare una MotoGP non è stato facile, non potevo forzare sul lato sinistro ed alla fine ero abbastanza dolorante. Il lunedì ho svolto dei controlli e s’è visto che le costole 10 e 11 erano completamente rotte. Praticamente mi sono fatto Portogallo, Valencia ed i test così. Fortunatamente non si sono mosse.” Meglio detto, l’ex pilota di Aki Ajo ha vinto il titolo con due costole rotte!

Il ruolo di Tech3 e Dani Pedrosa

Nei giorni scorsi Pit Beirer ha parlato dell’importanza del team guidato da Hervé Poncharal per KTM. “Certo ti dà fiducia e la certezza che c’è la fabbrica al lavoro per te” ha commentato Gardner. Aggiungendo che “Penso ci siano parecchie speranze riposte in me e Raúl, di sicuro è un onore e fa piacere che il marchio creda in quello che fai.” Per quanto riguarda la MotoGP, “C’è sempre tanto da imparare ed ogni volta che sali in moto sei sempre un po’ più teso degli altri. Ma passo dopo passo si migliora.” Anche a Jerez, nonostante i problemi alle costole, le sensazioni sono già state buone, ma adesso si inizia a fare sul serio. Ora tocca scoprire il tracciato di Sepang in sella alla RC16, con precauzione. “Vediamo come si comporta il ragazzaccio” ha infatti sorriso Gardner, indicando il suo polso.

La moto sarà più o meno la stessa dello scorso novembre. “Ad essere sincero mi era piaciuta abbastanza” ha dichiarato il pilota. “Certo il test team avrà più cose da provare, ma ci sarà qualcosa anche per noi. Personalmente penso ci sia da lavorare sull’elettronica, ma soprattutto devo vedere come mi sento in sella.” Nello shakedown, accanto al duo Tech3, non mancherà Dani Pedrosa. In questi giorni Pit Beirer ha spiegato il suo ruolo: tester, “coach” per i rookie, oltre ad essere molto più presente durante i GP. “Certamente mi dà molta fiducia, è un gran pilota e campione. Si occupa dello sviluppo della moto, quindi può dare parecchie indicazioni, oltre al fatto che in pista posso seguirlo e copiare quello che fa. È certo positivo avere Dani con noi.”

Foto: KTM Images

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