14 Giugno 2021

MotoGP, Quartararo-Vinales: campanello d’allarme nel box Yamaha

Stagione MotoGP dal doppio volto in casa Yamaha. Fabio Quartararo leader del Mondiale, Maverick Vinales corre sul filo del rasoio.

MotoGP, Fabio Quartararo e Maverick Vinales

Inizio di stagione MotoGP a due marce nel box Monster Energy Yamaha. Nel primo angolo di box c’è Fabio Quartararo leader del Mondiale, capace di interpretare al meglio la YZR-M1, forte di un affiatamento inossidabile con il capotecnico Diego Gubellini. Dall’altra parte Maverick Vinales che, dopo la vittoria all’esordio in Qatar, ha perso la bussola. Tanto che i vertici della Casa di Iwata hanno spinto per un cambiamento tecnico con l’innesto di Silvano Galbusera al posto di Esteban Garcia. Non aveva altre possibilità il pilota di Roses, per capire cosa davvero non funziona dal suo lato. E per avere ancora qualche possibilità di rinnovare il contratto con Yamaha.

Yamaha a caccia del titolo

Il colosso giapponese ha mal digerito la mancata vittoria del titolo MotoGP 2020. Con sette vittorie in quattordici GP il Mondiale è scivolato nelle mani di Joan Mir, con un solo trionfo. Il problema alle valvole del motore ha privato Yamaha di 50 punti nella classifica costruttori, anche questo titolo è terminato in casa Ducati. Sei delle sette vittorie conquistate dal team satellite Petronas, una sola da Maverick Vinales. Quando Maio Meregalli parla di investimenti che non tornano si riferisce anche a questo e non solo al campionato in corso.

Fabio Quartararo ha già vinto tre GP quest’anno, il quarto è svanito per il problema all’avambraccio. Un podio negatogli in Catalunya per il doppio penalty post gara, ma continua a detenere la leadership. “Tutta la sua squadra lavora al top; sa abbinare perfettamente la moto con la mappatura del motore, i settaggi e le gomme giuste alle sue esigenze. Funziona sempre perfettamente in ogni week-end. Questa è un’unità di prima classe“.

Il caso Vinales

Diverso il discorso su Vinales, cambiare capotecnico a stagione in corso è una mossa quasi disperata. “Nelle settimane che hanno preceduto il GP di Catalunya la sua prestazione non è stata quella che ci aspettavamo. Abbiamo quindi avuto una discussione interna e abbiamo concordato congiuntamente che avremmo dovuto sostituire il capotecnico“. Nulla da rimproverare ad Esteban Garcia. La MotoGP è uno sport individuale e fortemente tecnologico, dove un minimo dettaglio, tecnico ma anche umano, può fare la differenza. Il tecnico spagnolo è forse un po’ il capro espiatorio di una situazione che inizia a farsi scottante. “Abbiamo avuto dei buoni risultati con Esteban e Maverick. Ma negli ultimi 18 mesi i risultati non sono andati come immaginavamo. Quindi – ha concluso Maio Meregalli – era giunto il momento di provare qualcosa di diverso“.

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2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Quartararo era già un potenziale campione a 15 anni,ma la troppa pressione gli ha fatto fare brutte annate in Moto3 e 2. Vinales ha avuto un inizio migliore di carriera con parecchi successi nelle piccole classi( ben 17) ma
    non ha mostrato di essere un potenziale campione Motogp.