9 Novembre 2022

MotoGP, Pecco Bagnaia: “Cara Ducati tra poco spengo il telefono”

Pecco Bagnaia vince il Mondiale MotoGP 2022, chiude il test di Valencia e, dopo i prossimi impegni di rito, si prenderà una meritata vacanza.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Il campione del mondo Pecco Bagnaia chiude il test MotoGP di Valencia con buona sensazioni, in sella a quella che sarà la Ducati Desmosedici GP23. Piccoli aggiustamenti senza stravolgere la freccia rossa che ha portato alla conquista della ‘Triple Crown’, ma anche decisivi step in cantiere, come un nuovo pacchetto aerodinamico. Poco conta il 12esimo posto finale del pilota di Chivasso, non facile smaltire gli impegni e i festeggiamenti avvenuti dopo la gara di Valencia. Tanto che, nella giornata di lunedì, ha dovuto rinviare tanti incontri con i media, ormai esausto dopo il duro esame di nervi nei 27 giri di domenica.

Nuova carena per Pecco Bagnaia

Bilancio positivo per l’alfiere di Ducati Corse al termine della giornata di test Irta. “Siamo partiti bene, nel pomeriggio abbiamo perso un po’ di tempo, perché con il nuovo treno di gomme quella posteriore non lavorava bene. Il primo prototipo mi ha dato sensazioni positive, l’anno scorso sembrava tutto perfetto con una moto che poi non abbiamo usato. Abbiamo lavorato per rendere più dolce l’erogazione, piccole cose per passare l’inverno in maniera più tranquilla“, spiega Pecco Bagnaia. La Desmosedici GP23 non sarà una rivoluzione, ma un’evoluzione della moto iridata. A cominciare dall’evoluzione del motore V4 che offre un’erogazione più fluida e un’aerodinamica rivisitata. “Il motore è dolce e funziona bene, la nuova carena ti fa sentire più vento, ma rende la moto più maneggevole“.

Il numero 1 del campione MotoGP

Rientra finalmente in Italia il neo campione MotoGP, oggi e domani atteso all’Eicma, mercoledì 16 novembre sarà ospite al Quirinale e spera di portare con sé tutta la squadra. “Ho dato una settimana alla Ducati per fare quello che vuole, poi spegnerò il telefono e mi rilasserò“. Nella pausa invernale dovrà pensare anche se mantenere il suo numero 63 o applicare l’1 sulla carena della sua Desmosedici GP23. “Devo pensarci, perché non tutti possono metterlo. Vero che mette pressione, ma sono sempre stato affascinato da chi ci ha corso“. L’ultimo è stato un certo Casey Stoner nel 2012.

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