9 Agosto 2022

MotoGP, Morbidelli senza alibi: “Quartararo ci riesce, io no”

Franco Morbidelli lascia Silverstone con un solo punto e resta distante dal compagno di squadra Fabio Quartararo. Al pilota VR46 serve una svolta per ritrovare feeling sulla Yamaha M1.

MotoGP, Franco Morbidelli

Franco Morbidelli non interrompe la scia di risultati negativi in questa stagione MotoGP, il 15° posto a Silverstone non è certo il risultato che sperava al momento di salire nel team Yamaha factory. Si fa un gran parlare sul pilota italiano, in contratto di scadenza alla fine della stagione 2023, ma i vertici del team hanno ribadito che proseguirà fino a scadenza di contratto, spegnendo le voci di un possibile approdo di Toprak Razgatlioglu nel campionato prossimo. Ai box si sta cercando di avvicinare la YZR-M1 alle sue richieste, ma dovrà essere Franky a trovare la chiave di volta per ribaltare questa difficile situazione.

Morbidelli si concentra sulla frenata

L’alfiere della VR46 Academy non può che guardare a Fabio Quartararo per trovare stimoli. “Il fatto che un pilota possa essere veloce con questo pacchetto significa che è possibile“. Insieme alla sua squadra Morbidelli riesce a fare piccoli passi in avanti, ma senza riuscire a tenere il passo dei migliori. Bisogna focalizzare l’attenzione su stile di guida e assetto per trovare la svolta prima che sia troppo tardi, perché in certe condizioni il rinnovo di contratto è una ipotesi che non avrebbe senso. A Silverstone si aggiunge anche la scelta sbagliata della mescola posteriore, la media, alla pari del compagno di box. Per il momento si pensa più ad altre aree precedenti alle strategie di gara, come la fase di frenata: “Devo migliorare lì e spingere il limite di frenata“.

Quartararo infrange gli alibi

Il confronto con Quartararo si rivela molto utile per capire come e dove migliorarsi in sella alla Yamaha M1. Andrea Dovizioso, al tramonto della sua lunga e prestigiosa carriera, ha preferito gettare la spugna davanti ad un muro tecnico così alto. Invece il 27enne Franco Morbidelli non può fare altrettanto. “Lui può guidare alla stessa velocità di curva, anche se frena più tardi di me. Devo trovare un modo per riuscirci con la mia squadra. Cerco di lavorare sulla fase di frenata e freno dopo. Ma ogni volta che miglioro lì, perdo subito in un’altra area“. Per rasentare la perfezione bisogna essere impeccabili in ogni giro e padroni della moto, anche se il pacchetto tecnico non calza a misura. “Fabio ha fatto un passo avanti per rimanere un contendente, finora io non sono in grado di farlo. Abbiamo le nostre debolezze che Fabio può nascondere, ma io adesso non ci riesco“.

Yamaha, Morbidelli e il progetto MotoGP

Massima la collaborazione tra la Casa giapponese e Franco Morbidelli, con gli ingegneri che cercano di capire come poterlo aiutare. Ahimè, se dall’altra parte del box c’è il campione in carica della MotoGP e il leader del campionato significa che la M1 funziona bene nonostante alcune lacune ormai risapute, come la mancanza di velocità sui rettilinei. Inutile anche pensare di stravolgere la moto per provare ad uscire da questo tunnel senza luce: “Ora non è il momento giusto per farlo“. Il prossimo step dovrà compierlo personalmente il pilota italobrasiliano, altrimenti l’alternativa sarà trovare un altro team per la stagione 2024. “Se un pilota (Fabio Quartararo, ndr) riesce ad essere veloce con questo pacchetto significa che è possibile“, ha concluso Morbidelli. “Non voglio che la Yamaha distolga l’attenzione, perché come dipendente Yamaha sono felice quando la Yamaha vince. Ci credo e continuerò a lavorare“.

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