18 Gennaio 2023

MotoGP, Meregalli frena: “Nuovo motore Yamaha nel 2024”

Il nuovo motore Yamaha progettato da Luca Marmorini non esordirà nella prossima stagione MotoGP. La YZR-M1 dovrà attendere il 2024.

MotoGP, Massimo Meregalli

Yamaha ha svelato la nuova livrea a Jakarta, alla presenza dei vertici del team e dei piloti. Sorrisi e applausi per Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, ma questa YZR-M1 sarà in grado di competere per il Mondiale? Bisogna attendere i test MotoGP di Sepang e Portimao per farsi un’idea, Pecco Bagnaia e Ducati nel 2022 hanno dimostrato che anche quando sei avanti di 91 punti la vittoria non è scontata. L’introduzione delle gare sprint potrebbero essere un jolly che rimescola le carte con improvvisi testacoda di classifica, attualmente impossibile dire a favore di chi. Ma chi si aspetta grandi numeri dal motore 4L della nuova Yamaha potrebbe restare deluso.

Per adesso il prototipo di Iwata fa colpo su un mercato importante come quello dell’Indonesia con il suo look “mimetico”. La voglia di rivincita e dare l’assalto al trono MotoGP è grande, ma bisogna fare i conti con i tecnici e i piloti avversari. E’ noto da tempo che il punto debole della Yamaha M1 è il motore, ormai Fabio Quartararo lo ripete da due anni come un mantra. All’inizio del 2022 è arrivato l’ingegnere italiano Luca Marmorini (con il suo staff) per mettere ordine e grinta in questa area, qualche step avanti si è visto nei test Irta dell’anno scorso. Ma dopo le buone impressioni di Misano, i feedback di Quartararo non erano positivi al termine dell’ultima uscita a Valencia.

Il motore della Yamaha M1

Il test della Malesia sarà un bel banco di prova, quantomeno per capire se la nuova Yamaha ha guadagnato qualcosa in termini di velocità di punta. “La priorità è stata migliorare la velocità“, ha spiegato il team manager Massimo Meregalli a ‘La Gazzetta dello Sport’. “I numeri che ci hanno mostrato gli ingegneri sono confortanti. Ma ci siamo concentrati anche sull’aerodinamica e, soprattutto, sull’inserimento in curva, anche per andare un po’ nella direzione di Morbidelli. La moto 2022 curvava meno e lui soffriva molto più di Quartararo“.

In termini di potenza assoluta non dobbiamo attenderci rivoluzioni da questa YZR-M1, i grandi progressi richiedono tempo e i risultati della cura Marmorini si vedranno solo il prossimo anno. “Il frutto della collaborazione con Marmorini si vedrà nel 2024 – ha ammesso Meregalli -. Il motore di quest’anno è ancora figlio di quello del 2021 e 2022, lui si sta concentrando sul prossimo“. La specifica motore 2023 sarà sicuramente migliore e quanto accaduto nel test al Ricardo Tormo adesso ha una spiegazione: “Abbiamo provato troppe cose assieme o nell’ordine sbagliato, e quello che il motore dava, lo toglieva qualcos’altro. Fortunatamente è successo a Valencia e abbiamo potuto rimediare, a Sepang sarebbe stato molto peggio“.

L’anno clou di Morbidelli

L’attenzione del team è puntata anche su Franco Morbidelli, reduce da una stagione MotoGP complicata (19° posto in classifica finale) e con un contratto in scadenza a dicembre. Le prime gare saranno già decisive per il futuro del pilota della VR46 Academy. Nel 2020 è andato vicino alla conquista del titolo iridato, ma non ha saputo adattarsi ai cambiamenti della moto. “L’anno scorso certe volte si impuntava per far fare alla moto le cose che faceva nel 2020 ed ha preso strade sbagliate. Ma lui è uno testardo, in senso buono, finiva un weekend e già il lunedì era al telefono a parlare con i suoi ingegneri per capire cosa fare per migliorare. Non l’ho mai visto psicologicamente demolito“.

Foto: MotoGP.com

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