MotoGP, Marquez: “Il mio rapporto con Honda non è cambiato”
Marquez rammaricato per il mancato ingresso diretto in Q2, ma sentiva di avere la velocità per farcela. Sta dando il massimo per la Honda.

Non è andato per il meglio il venerdì di Marc Marquez e Honda a Motegi. Infatti, né lui né altri piloti HRC sono riusciti a chiudere la giornata in top 10. Tutti dovranno partire dal Q1 delle Qualifiche per sperare di conquistare uno dei due posti rimanenti per il Q2.
MotoGP Giappone, i commenti di Marquez
L’otto volte campione del mondo è caduto durante il suo ultimo tentativo e in precedenza due tempi gli erano stati cancellati. Poteva essere in Q2, però rimane fiducioso per il resto del weekend: “In realtà è andata abbastanza bene – ha detto a Motosan.es – e oggi è uno di quei giorni in cui abbiamo avuto la velocità, anche se non siamo entrati in top 10. Con la prima gomma sono finito sul verde e con la seconda ho trovato una bandiera gialla. Ho affrontato l’ultimo giro pensando di dover fare un 1’44″0 e così sapevo di dover andare al limite in ogni curva. Alla prima sono caduto. Mi ha dato fastidio non entrare in Q2. A volte non hai la velocità e lo accetti, ma quando ce l’hai e non ce la fai, ti arrabbi un po’. Però devi accettarlo“.
Marquez sente di essere veloce, anche se il time attack non è andato bene e se deve ancora un po’ migliorare il feeling con la moto per non rischiare cadute: “Domani forse c’è la possibilità di andare in Q2, ma molte cose devono essere messe a punto. In tante curve guido in modo innaturale, però se la moto lo richiede mi adatto. Se devo fare un extra, corro dei rischi e può andare bene o male“.
Futuro ancora da annunciare: ora è focalizzato sulla Honda
Il pilota del team Repsol Honda ha spiegato che il mancato annuncio sul 2024 non sta condizionando le sue prestazioni: “Non mi tocca, è più stancante mentalmente. Ma quando vado in pista sono concentrato al 100%, lavoro al meglio delle mie possibilità e faccio le riunioni che servono. L’obiettivo è migliorare il progetto per il futuro“.
Le incertezze sul futuro non stanno influenzando neppure il suo rapporto con Honda: “No, zero, per niente. Infatti – spiega – mi hanno chiesto se volevo usare il prototipo che sta utilizzando Joan. L’obiettivo di entrambi è migliorare il progetto per il futuro. Oggi ho provato qualcosa di nuovo all’anteriore, ma non mi è piaciuto, domani torneremo indietro. Ma continuo a provare e a dare i commenti giusti, perché il mio obiettivo è che il progetto Honda migliori il futuro“. Parole da uomo squadra, vedremo cosa deciderà di fare per il 2024.
Foto: Valter Magatti
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