10 Dicembre 2022

MotoGP, Marini guarda a Bastianini: “Difficile migliorare questa Ducati”

Luca Marini non avrà una Ducati GP23 a disposizione nel prossimo campionato MotoGP. Ma quella del team VR46 potrebbe essere la scelta giusta.

MotoGP, Luca Marini

Nella scorsa stagione MotoGP, Luca Marini ha ricevuto una Ducati GP22 con tutti i problemi annessi nella prima parte del Mondiale. Il team Mooney VR46 ha deciso di affidargli una moto non ufficiale, ma comunque una Desmosedici con gli ultimi aggiornamenti arrivati nell’ultima gara a Valencia. In questo modo il fratello di Valentino Rossi potrà contare su una gran mole di dati, su una certa confidenza con il prototipo e potrà partire subito a gas spalancato, senza necessità di dover testare nuove parti. L’obiettivo è seguire un po’ la scia di quanto fatto da Enea Bastianini nel 2022, autore di 4 vittorie sensazionali.

Luca Marini continua con la GP22

Marini e Bezzecchi avranno la stessa moto e potranno finalmente condividere tutti i dati. Tutti conosciamo quanto sia forte lo spirito della Academy di Tavullia, pur trattandosi di uno sport individuale. Luca. Luca e ‘Bez’ potranno spingersi a vicenda e alzare l’obiettivo dei risultati, dopo la pole position e il podio incassati nella stagione MotoGP. Non avere una Ducati con specifiche factory non cambierà quasi nulla, dal momento che la GP22 è abbastanza competitiva per mirare costantemente al podio. Potrebbe inoltre essere un vantaggio nella prima parte di campionato, ricordiamo bene le difficoltà iniziali riscontrate da Pecco Bagnaia e Jack Miller nei primi round del 2022. “Come pilota devi solo concentrarti su quello che hai e ottenere il massimo, dare il 100% senza pensare a queste cose. Abbiamo anche visto quest’anno che la vecchia specifica della Ducati ha lottato per la vittoria in ogni gara. Quindi va bene, nessun problema. Non sono preoccupato“.

La scelta del team VR46 è stata meditata da Alessio Salucci e Pablo Nieto, potrebbe essere la mossa vincente per cominciare a scrivere pagine di storia nel paddock della MotoGP. Non si tratta di una decisione economica, ma strategica. “Certo, ogni anno un pilota vuole una moto ufficiale e la moto migliore. Ma abbiamo visto che all’inizio è stato molto difficile con la GP22 – ha proseguito Luca Marini -. Dopo di che sono stato molto contento, ma ogni pilota con la GP22 ha pensato per le prime tre gare: ‘Accidenti, voglio una GP21!’ Forse il prossimo anno non sarà così perché la Ducati farà meglio, ma comunque penso che tutte le specifiche della moto Ducati siano valide per la vittoria”.

L’esempio di Bastianini

Enea Bastianini è l’esempio lampante di quanto si possa fare anche con la Ducati dell’anno prima. Il pilota romagnolo ha vinto tre volte nelle prime sette gare, quattro nel corso dell’intera stagione, più i due podi di Misano e Sepang. Un terzo posto in classifica finale che convalida la sua promozione al team factory dal prossimo campionato MotoGP. Un esempio da seguire per Luca Marini e gli altri piloti del marchio emiliano. D’altronde è difficile immaginare che la GP23 sia un grande step in avanti rispetto alla Desmosedici GP22. Sicuramente gli ingegneri di Borgo Panigale sapranno apportare migliorie a livello di telaio e aerodinamica, ma non stravolgerà il progetto 2022. “Non so se Ducati stia facendo un grande passo, ma non credo. Perché il livello della moto è incredibile ed è difficile portare qualcosa che migliori di molto le prestazioni“, ha aggiunto Marini.

Alla ricerca del primo podio MotoGP

L’esempio da imitare è quello di Enea Bastianini, dimostrare carattere e fame di vittoria con ciò che si ha tra le mani. E’ quello lo spirito giusto per ergersi in MotoGP, i dettagli fanno la differenza ma non sono tutto. “Abbiamo visto ad inizio stagione che Enea ha fatto vedere grandi cose con la vecchia moto. Era molto più competitivo di noi con la GP22 – ha sottolineato il pilota del team VR46 -. Abbiamo poi colmato questo gap, ma abbiamo faticato per mezza stagione“. Luca ha chiuso l’annata con il miglior crono nel test di Valencia, non dovendosi soffermare sugli aggiornamenti e focalizzandosi soprattutto sulla prestazione pura. “Se sarò veloce sicuramente la Ducati mi aiuterà come ha fatto quest’anno con Enea. Gigi Dall’Igna dice sempre: Se sei veloce il supporto Ducati è assicurato. Dipende solo da te“.

Foto: VR46 Racing Team

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