1 Agosto 2022

MotoGP, Marc Marquez smonta la Honda. Puig: “Ripensiamo la strategia”

Honda si scopre dipendente da Marc Marquez in MotoGP durante il lungo infortunio. Alberto Puig pensa ad un cambio di strategia.

MotoGP, Marc Marquez

Il campionato del mondo di MotoGP riparte nel prossimo week-end da Silverstone, ma non ci sarà Marc Marquez alle prese con la riabilitazione. A quasi due mesi di distanza dal quarto intervento all’omero destro il recupero procede a gonfie vele, come attestato dalle due visite mediche effettuate presso l’Hospital Ruber Internacional di Madrid con un’équipe medica composta dal dottor Joaquin Sanchez Sotelo e dal dottor Samuel Antuna, la prima il 18 giugno, la seconda a distanza di un mese.

Il recupero di Marc Marquez

Dopo l’ultimo controllo medico ha detto addio all’imbragatura che lo accompagnava fin dall’operazione. e dato il via ad una nuova fase che affronta “senza pause ma senza fretta” come ha mostrato sui social. Negli ultimi giorni Marc Marquez ha pubblicato un video di come solitamente trascorrono queste giornate in attesa del ritorno in MotoGP. Il campione della Honda, dopo un caffè al mattino, inizia gli allenamenti insieme a suo fratello, Alex Marquez, alle prese con corse e sprint.

Ancora una volta alla fine del video si vede la cicatrice, come a voler ricordare che bisogna ancora attendere. Improbabile che lo vedremo a settembre, come inizialmente preannunciato, ma il fuoriclasse di Cervera non smette mai di stupire. La squadra attende con impazienza il suo ritorno nei propri ranghi, per continuare con la ricerca del set-up della moto 2023 e confermare il ritorno del campione in una forma fisica ideale per puntare alla vittoria.

La filosofia della MotoGP

Sulle sue spalle c’è il futuro della Honda in MotoGP. Da un lato i suoi feedback sono necessari per continuare con l’evoluzione della RC213V, dall’altro non sempre arrivano risposte celeri dal Giappone. La Casa dell’Ala dorata dovrà rivedere alcune procedure interne per attuare l’attesa rivoluzione, che non potrà essere solo tecnica. Inoltre questa moto calza a pennello del pilota, come succede attualmente tra la Yamaha M1 e Fabio Quartararo. Il destino dei campioni è avere una moto cucita su misura, riuscendo dove i colleghi di marca falliscono? Solo Ducati può smentire la tesi in questo momento.

Ad Alberto Puig, team manager Honda, poco importa avere una moto difficile se c’è un Marc Marquez capace di vincere sei Mondiali in sette anni. “Avevamo il miglior pilota e con lui abbiamo vinto titoli. Non era una strategia. Era proprio così, perché ha accettato la nostra moto così com’era“. L’incantesimo si è rotto dopo l’incidente di Jerez nel luglio 2020 che ha dato il via ad un lungo calvario cui si è aggiunta la diplopia. In HRC si sono posti qualche domanda e proveranno a cambiare modo di fare. L’arrivo di Alex Rins e Joan Mir potrebbe aiutare ad essere meno di pendenti da Marquez. “Da quel momento abbiamo avuto problemi e attualmente non lottiamo per il campionato. Ed è per questo che potremmo dover ripensare la nostra strategia. Non abbiamo un pilota che è costantemente in vantaggio, ecco perché dobbiamo analizzare la situazione“.

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