6 Novembre 2020

MotoGP, Marc Marquez protesta contro la (mancata) sanzione Yamaha

La sanzione alla Yamaha ha fatto sensazione nel paddock MotoGP a Valencia. Marc Marquez contrariato per la mancata penalizzazione ai piloti

MotoGP, Marc Marquez

Nel paddock della MotoGP la notizia della penalizzazione alla Yamaha è risuonata come un fulmine a ciel sereno. Quasi allo scadere del Mondiale, c’era una certa ansia nei box Monster e Petronas per eventuali sanzioni ai piloti, tutti in corsa per il titolo (ad eccezione di Valentino Rossi). La FIM accusa la casa di Iwata di non avere rispettato il protocollo che richiede di avere l’approvazione unanime da parte della MSMA per effettuare una modifica tecnica. Protocollo violato dalla casa dei diapason e Marc Marquez sfoggia il suo dissenso da casa…

La questione motori

I giudici hanno sottratto i punti conquistati nel primo GP di Jerez: 50 punti (il doppio di quelli guadagnati sul campo) dalla classifica costruttori, 25 al team Yamaha e 36 al team Petronas da quella a squadre. La classifica dei piloti rimane intatta, per buona pace di Morbidelli, Quartararo e Vinales. La ragione della penalità è legata all’utilizzo di valvole del quattro cilindri diverse (e realizzate da un altro fornitore) da quelle presentate in sede di omologazione dei propulsori a inizio stagione. Il regolamento prevede che i motori omologati alla vigilia del campionato MotoGP non vengano modificati a stagione in corso, se non per questioni legate alla sicurezza.

Cosa è successo esattamente nel box Yamaha? A Jerez sono andati in fumo i propulsori di Maverick Vinales e Valentino Rossi. Dopo aver individuato il problema i vertici del team hanno chiesto alla MSMA di intervenire, prima di fare dietrofront per non svelare i progetti ai rivali. Nel frattempo sui restanti motori si era tornati alle valvole originarie. Da qui la decisione di punire Iwata in seguito all’indagine svolta da Danny Aldridge.

La reazione del Cabroncito

La notizia è trapelata nell’ambiente MotoGP dopo la conferenza stampa. I piloti non hanno potuto commentare, anche se qualcuno l’ha fatto attraverso i canali social. Il primo ad intervenire è stato Marc Marquez, ancora in riabilitazione nella sua Cervera. “Ora si scopre che i piloti non beneficiano dei vantaggi meccanici. Tessuto da marinaio“, ha twittato il catalano, sottintendendo il suo dissenso sul fatto che nessuno dei piloti Yamaha abbia subito le conseguenze di questo errore. L’otto volte campione del mondo non correrà nessun Gran Premio nel 2020. Le condizioni dell’omero destro sembrano migliorare step by step e al momento è scongiurato il rischio di un altro intervento. Nelle prossime settimane si avranno notizie più certe sulla sua salute.

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