3 Giugno 2022

MotoGP, Marc Marquez: intervento e tempi di recupero, parla il dott. Zasa

Il campione MotoGP Marc Marquez sottoposto al 4° intervento all'omero: il dott. Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile, spiega qualche dettaglio dell'operazione e parla dei possibili tempi di recupero.

MotoGP, Marc Marquez

Poco prima dell’inizio del week-end di MotoGP in Catalunya, Honda ha diramato una nota ufficiale per segnalare che l’intervento all’omero destro di Marc Marquez è perfettamente riuscito. Il campione di Cervera resterà qualche giorno sotto osservazione negli Stati Uniti, presso la clinica Mayo di Rochester (Minnesota) prima di ritornare a Madrid, dove lo attende una lunga riabilitazione. Impossibile prevedere con esattezza i tempi di recupero, ma il dottor Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile, spiega qualche dettaglio sull’operazione effettuata dal dottor Sanchez Sotelo.

Marc Marquez sottoposto a osteotomia

In pratica l’equipe medica americana ha tolto le due viti dalla placca precedente, ruotato l’osso di 30° e inserito una placca frontale. Quindi nella migliore ipotesi Marc Marquez in futuro subirà un altro piccolo intervento per la rimozione del materiale in titanio. Il dottor Zasa conferma l’ottima scelta dell’otto volte campione del mondo sul luogo dove effettuare l’intervento all’omero destro. “Il dottor Sotelo è riconosciuto a livello mondiale, in letteratura scientifica è una persona estremamente competente e in un centro di altissimo livello. Quello che leggo oggi è quello che già aveva detto Marquez. Si tratta di un intervento chiamato osteotomia derotativa, viene abitualmente fatto anche in Italia e non solo negli Stati Uniti“.

Il responsabile della Clinica Mobile prova a spiegare in parole più semplici quanto avvenuto nelle circa tre ore in sala operatoria. “Si va a rompere l’osso e a ruotarlo per dargli l’inclinazione corretta, poi si crea una nuova frattura che va fissata con placche e viti. In questo caso come metodo di fissaggio è stato preferito quello con placca e viti piuttosto che il fissatore esterno. E’ una nuova fissazione con una nuova rotazione“.

Il ritorno in MotoGP

Impossibile dire oggi quando potremo rivedere in pista il pluricampione di MotoGP. Dalla Spagna azzardano che l’obiettivo è il rientro a settembre per il test di Misano, ma l’ipotesi sembra troppo ottimistica. “Questo rumour dei tre mesi l’ho sentito anche io, ma ci andrei più cauto anche alla luce di quanto è successo. Ho parlato di quattro o sei mesi e resto di questo parere, ma se va in maniera incredibilmente rapida l’evoluzione dell’osso e Marc Marquez si sente bene… lo spero per lui perché sicuramente è un valore aggiunto averlo in pista“.

30° di inclinazione sono sembrati davvero tanti, significa che la spalla del campione rischiava di crescere particolarmente storta e rendergli difficile anche le mansioni della vita quotidiana. “Si può operare sia vicino che più distante alla vecchia frattura, è più ragionevole pensare che sia stato segato distalmente, quindi sotto. Ma non conosco i dettagli – ha aggiunto il dottor Zasa -. 30° di rotazione sembra davvero tanto, ma loro avranno fatto tutte le valutazioni con tutte le tecniche di imaging e diagnostiche che siano disponibili“.

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