15 Giugno 2021

MotoGP, Marc Marquez-Honda: senza vittorie monta l’ipotesi addio

Marc Marquez in ombra dal ritorno in MotoGP dopo l'infortunio. Ritornerà al top della condizione? "Quando non mi sentirò competitivo resterò a casa".

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez ritorna al Sachsenring, il suo circuito per eccellenza, sia in MotoGP che nelle classi minori. In terra tedesca il fuoriclasse della Repsol Honda è imbattuto da 11 anni, ma stavolta la sua scia trionfale verrà probabilmente interrotta. Le condizioni della spalla non gli consentono di spingere al limite la sua RC213V, che lamenta qualche ritardo tecnico in percorrenza di curva. La sua lunga assenza per infortunio ha impedito una raccolta dati vitale per i tecnici HRC, perché tutto ruotava intorno ai suoi feedback. Poco importava se gli altri piloti del marchio non fossero da podio, l’importante era collezionare titoli mondiali. Una filosofia che ha portato la Casa giapponese sul tetto della Top Class dal 2013 ad oggi, ad eccezione del 2015 e del 2020, quando si è infortunato alla prima gara.

Al Sachsenring senza sogni

Il Sachsenring esalta il suo stile di guida, frutto di un intenso allenamento nel motocross e nel dirt track. Il sei volte campione MotoGP ha raccolto successi anche nel Superprestigio, prima di interrompere la competizione per evitare infortuni… Alla pari di una pista di dirt track, il tracciato tedesco è una pista antioraria e la più breve del calendario (3.671 metri). Inoltre Marc Marquez ama le curve a sinistra e qui se ne contano 10 su 13. Il settore dalla curva alla 4 alla 10 è contrassegnata da sole curve a sinistra ed è qui che i tempi sul giro registrano una differenza. Stavolta sarà diverso, il Cabroncito approda in Germania dopo un lungo periodo di buio, sia tecnico che fisico. Reduce da tre cadute consecutive in gara, qui potrebbe trovare un po’ di ossigeno, dato che il braccio destro verrà stressato di meno.

Puntare alla vittoria sarebbe però miracoloso, l’attenzione è puntata sulla conferma del lavoro svolto nell’ultimo test. Forse solo dopo la pausa estiva rivedremo il fenomeno che conoscevamo fino alla caduta di Jerez 2020, anche se sarà comunque un anno di transizione per Marc. La concorrenza è sempre più agguerrita, ma non basterà a fiaccare il morale dell’otto volte iridato. “Certo che c’è un cambio generazionale in MotoGP. Questo è normale, questo è lo sport e così è la vita. Adesso dalla Moto2 arrivano tanti giovani talenti – sottolinea Marc Marquez -. A 28 anni mi sento ancora giovane… Quando non mi sentirò più abbastanza competitivo per vincere le gare, allora sarà meglio restare a casa“.

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Foto: Getty Images

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2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Marquez fa i suoi interessi ma la colpa è della Honda che ha sottostimato il problema. Hanno fatto 4 anni di contratto ad oltre 10 milioni di euro dando per scontato che ad andar forte doveva essere Marc. Non hanno minimamente preso in considerazione un infortunio ed è da dilettanti allo sbaraglio. Nakamoto e Suppo puntavano anche su Dani che ha sempre vinto dei gp,ma con l’arrivo di Puig(2018) e un nuovo presidente Hrc c’è stato solo spazio per Marquez.Non hanno minimamente calcolato Lorenzo che,a conti fatti,aveva
    ragione sul fatto dell’errore di puntare solo sul loro campione. Honda ha pagato di arroganza e ora la paga.

    • FRA 1988 ha detto:

      Con l’aggravante che Puig era stato per tanti anni manager di Pedrosa ma riconoscenza zero. Dani ha fatto l’ultimo anno di carriera da separato in casa,costretto a ritirarsi.Non si vedere con un’altra casa dato che ha vinto tutti i titoli con Honda. Bravi in Ktm a puntare su Dani come collaudatore.