12 Novembre 2022

MotoGP, Marc Marquez cambia registro: “Le minacce non servono”

Marc Marquez aspetta il test MotoGP di Sepang per capire se sarà una Honda da titolo mondiale. Alberto Puig fa pressing sul Giappone.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez non era per niente soddisfatto al termine dell’ultimo test MotoGP a Valencia. Gli ingegneri Honda non sono riusciti a compiere un altro step negli ultimi tre mesi, quanto è passato dal precedente test Irta a Misano di settembre. “Con quello che abbiamo qui non lotteremo per il Mondiale“, ha detto senza mezze misure. “Mi hanno già detto che avrebbero dovuto fare un passo in più per la Malesia, a febbraio, ma uno non ne vale la pena. Ne devono fare due“. Gli fa eco il team manager Alberto Puig: “Servono tre passi per essere sulla strada giusta“.

Sepang prossimo esame

Una situazione non facile all’interno del team HRC, da tre anni a corto di risultati. La stagione MotoGP 2022 ha visto raccogliere appena due podi, uno con Pol Espargarò l’altro con Marc Marquez, un bilancio a dir poco deludente che si rispecchia nell’ultimo posto nella Classifica Costruttori. Ora comincia una corsa contro il tempo fino a febbraio, quando in Malesia i tecnici dell’Ala dorata dovranno allestire una RC213V convincente e soprattutto vincente. Da parte sua l’otto volte iridato farà l’ultimo step per ottimizzare definitivamente le condizioni dell’omero destro e farsi trovare pronto per la prossima stagione MotoGP. “L’obiettivo è vincere il titolo, ma aspettiamo Sepang per vedere il livello della moto e il mio“.

Marquez in pista a Jarama

Dopo aver lasciato il Ricardo Tormo, Marc Marquez è ritornato a casa a Madrid e, neppure il tempo di disfare la valigia, si è diretto sul circuito di Jarama. Qui ha svolto un test di 12 giri in sella alla sua personale Honda RC213V-S, la versione stradale della sua MotoGP, per testarla utilizzando solo carburanti rinnovabili realizzati dal main sponsor Repsol. Un primo passo in vista del 2024 quando la benzina nei serbatoi dei prototipi comincerà a diventare più green, fino alla svolta completa nel 2027. Il pilota catalano non ha trovato nessuna differenza rispetto alla benzina tradizionale, ma nell’immediatezza la mente è rivolta al prossimo Mondiale, quando sarà vietato sbagliare.

Rispetto ai toni da ultimatum post Valencia modera i toni: “Penso che la rabbia non serva, altrimenti andiamo nel panico. Il livello di impegno è 10, a febbraio vedremo cose definitive. La rabbia nel costruire cose non contribuire con qualsiasi cosa. La mia fiducia in Honda è al cento per cento. Nonostante i problemi del 2022 e l’infortunio, il livello è vicino a quello di chi ha vinto nel Mondiale Costruttori e Piloti. Daremo tutto per vincere il titolo“.

Obiettivo titolo MotoGP

In ballo c’è la sua carriera e l’onore di una Casa motociclistica abituata a vincere, che dal 2013 al 2019 ha monopolizzato la classe MotoGP, fatta eccezione per il 2015. “In una situazione costruttiva la rabbia non funziona e le minacce ancora meno. Ho altri due anni di contratto e la stessa mentalità. Il mio obiettivo è vincere ancora con la Honda“. Marc Marquez non ha certo perso la motivazione, ma esige risposte decisive dal Giappone, soprattutto per migliorare il feeling con l’avantreno che costringe ancora a prendersi molti rischi. Sarà ancora una volta una RC-V progettata intorno alle sue richieste? Non sembrano esserci alternative per ritornare a sedersi sul trono mondiale… “La moto in stile Marc era quella in pista fino al 2021, la moto per tutti i piloti era quella del 2022. I cambiamenti si vedevano già dall’esterno – riferisce al quotidiano ‘Marca’ – e non riuscivo ad essere competitivo. Ora siamo più vicini ad ottenere i risultati“.

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