23 Aprile 2023

MotoGP, Lucio Cecchinello: “Non mi aspettavo questa vittoria”

Intervista a Lucio Cecchinello dopo la vittoria di Alex Rins ad Austin. Il rapporto con Honda, il telaio Kalex e la sfida alla Ducati.

MotoGP, Lucio Cecchinello e Alex Rins

Alex Rins ha riportato la Honda al successo in MotoGP dopo un anno e mezzo di astinenza. Il merito va anche al suo team LCR diretto da Lucio Cecchinello, capace di creare un ambiente di lavoro familiare, professionale e sempre competitivo. Con grande lucidità il manager analizza la vittoria in Texas, il tanto chiacchierato telaio Kalex e il rapporto con HRC sempre più solido.

Sinceramente, ti aspettavi questa vittoria dopo quanto visto nella preseason MotoGP?

Non mi aspettavo questa vittoria, è stata una sorpresa sia per noi che per Honda. Anche se ci sono stati dei segnali interessanti, di miglioramento, affiatamento e sviluppo della moto. Quando siamo andati in America l’obiettivo era stare nei primi dieci nelle prove e finire la gara fra i primi sette-otto. Ma il podio nella Sprint e la vittoria nel finale non ce l’aspettavamo.

Tutti fanno i complimenti per la tua capacità di gestire il team, dopo tanti anni, trovando sponsor… Quanto è difficile gestire una squadra MotoGP e quanto tempo dedichi della tua vita?

Sono 27 anni che ho la scuderia e ogni anno lavora sempre qualcosa di più. I tempi sono sempre più difficili, le spese sempre più importanti. Fa piacere ricevere i complimenti, perché lo sforzo è davvero tanto. Non ho tempo per me, ma questo lavoro mi appassiona e quindi non mi pesa più di tanto. Ci sono dei momenti in cui mi sento stanco, però basta poco per recuperare. Dalla mattina alla notte sono sempre sul pezzo, con la testa alla gestione del team e a tutte le attività connesse.

Alex Rins più di una volta si è lamentato di non ricevere tutti gli aggiornamenti dalla Honda. Adesso cambierà qualcosa?

Quando parliamo di aggiornamenti stiamo parlando di alcuni particolari, come ciclistica o qualche altro componente. Posso dire che Honda ha a cuore la nostra situazione, ce l’aveva prima e a maggior ragione adesso. Molte volte si pensa che i pezzi evoluzione rappresentino sempre un passo in avanti. Talvolta essere impegnati in un team factory significa anche perdere tempo prezioso per la messa a punto nel weekend di gara a provare delle cose che ti mettono fuori strada. Ben venga che la Honda non ci abbia fornito tutti i particolari perché ci ha permesso di fare un’analisi più meticolosa rispetto a quello che avevamo a disposizione, che era già molto, forse troppo, nel momento in cui è iniziato il campionato.

La lamentela di Rins fa parte del classico comportamento di un pilota che vuole avere il massimo. Allo stesso tempo posso dire che come team manager non abbiamo nulla da rimproverare alla Honda, anzi, siamo grati che ci coinvolgano nello sviluppo.

Si parla tanto del telaio Kalex: quanta fiducia riponi e come si può interpretare il fatto che Honda si affidi ad un costruttore tedesco?

Non ho informazioni al riguardo, c’è molto riserbo da parte di Honda. Credo che Kalex sia un costruttore, ma non un progettista. Honda continuerà a progettare la propria ciclistica e deciderà a chi farle produrre, se internamente o esternamente. Nell’ambito di una volontà di volere produrre tanto materiale in breve tempo, probabilmente si è rivolta a Kalex per valutare anche altri fornitori rispetto a quelli abituali. Non so se mai arriverà un telaio Kalex oppure no. Stiamo lavorando affinché la moto curvi un po’ meglio.

In questo momento si possono battere le Ducati?

Le Ducati sono fortissime sia in frenata che in accelerazione e in curva. Ci stiamo avvicinando perché Honda ha fatto dei passi avanti indiscussi sulla parte della ciclistica, dell’aerodinamica, dell’elettronica e del motore. Quando Ducati è davanti riusciamo a stare in scia a Ducati, quando loro sono in scia a noi ci passano agevolmente. Significa che dobbiamo migliorare la velocità di punta e non dipende solo dal motore, ma talvolta è anche un fattore di efficienza aerodinamica. Honda sta lavorando in entrambe le direzioni per il prossimo futuro.

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