26 Febbraio 2022

MotoGP, Lucio Cecchinello: “Abbassatore Ducati? Giriamo la palla ai piloti”

Intervista esclusiva a Lucio Cecchinello, boss del team satellite LCR Honda. Bilancio dopo i test MotoGP, le condizioni di Marc Marquez, il suo punto di vista sul nuovo abbassatore Ducati.

Lucio Cecchinello, MotoGP

Il team LCR Honda di Lucio Cecchinello è al lavoro per centrare la top-10 nella prossima stagione MotoGP. Ha cambiato di posizione alcune pedine all’interno del box per ottimizzare l’organizzazione tecnica al servizio di Alex Marquez e Takaaki Nakagami. L’obiettivo è entrare nella top-10 della classifica e magari togliersi qualche bella soddisfazione come nella stagione 2020, con due podi a firma del minore dei fratelli di Cervera. La nuova Honda RC213V potrebbe essere l’arma giusta per tentare l’assalto al vertice, i test invernali hanno seminato buone prospettive. E come sempre il team principal Lucio Cecchinello ha preparato tutte le carte in tavola per garantire una buona base di partenza alla sua squadra, sia dal punto di vista tecnico che commerciale.

Lucio Cecchinello e Takaaki Nakagami

Come giudichi la nuova RC-V? E’ davvero così rivoluzionata e più guidabile?

Sembra che sia piaciuta a tutti i piloti della Honda. Pol Espargarò è andato molto forte, nel secondo dei tre giorni Marc Marquez è andato vicino al migliore. Anche noi con Alex e Nakagami abbiamo avuto impressioni positive. E’ una moto parecchio diversa, i piloti dicono sia una moto più guidabile, il motore ha migliorato la prestazione e anche a livello aerodinamico è stato fatto un passo avanti con le appendici frontali.

Marc Marquez ha dichiarato che si tratta dell’evoluzione tecnica più grande che sia avvenuta dal suo esordio nel 2013.

Assolutamente confermo, una RC-V profondamente rivisitata. Gli ingegneri HRC hanno fatto un ottimo lavoro.

E’ già tempo di mercato piloti?

Già dopo il Qatar ci saranno i manager dei piloti che cercheranno di anticipare le proprie mosse. I top rider come Fabio Quartararo cercheranno di fare le loro scelte in maniera anticipata, non penso che aspetteranno tanto. Per i piloti dei team satelliti ci vorrà un po’ più di tempo. Prima le case factory, poi si muoveranno le squadre satelliti. Entro maggio-giugno sapremo lo schieramento del 2023 al 90%.

Le condizioni del braccio possono essere un limite per Marc Marquez?

Assolutamente no. Ho visto Marc in t-shirt nei box dopo la sessione di allenamento si sono intrattenuti nel box e ho visto che la muscolatura, lo stato fisico si è ripreso al 100%. Invece ci vorrà un po’ affinché si riprenda dopo aver saltato le ultime gare, ma questo è normale. Quando un pilota non sale su una MotoGP per tre mesi è normale ci voglia un po’ di tempo. Succedeva a me in 125, figuriamoci a loro!

Chi sarà il grande favorito per il titolo MotoGP?

Marc Marquez ha un profilo sempre molto basso. A vedere i test invernali Quartararo in ottima forma e Marc sarà il Marc di sempre, ha qualcosa in più, inutile nasconderlo. La lotta per il campionato secondo me sarà circoscritta tra Marquez e Quartararo. Poi vedo un numero importante di piloti che saranno in grado di giocarsi il terzo posto del Mondiale. Fra questi tutti i ducatisti… Bagnaia, Bastianini, Marini, Miller… Le Suzuki non sono tanto distanti. E noi ci auguriamo di fare un passo in avanti, ci mancano ancora tre o quattro decimi di secondo per lottare per il podio.

Lucio Cecchinello e Alex Marquez

Cosa ne pensi del nuovo abbassatore anteriore della Ducati?

Inutile girarci intorno: Ducati è il costruttore che negli ultimi anni ha portato più novità nel mondo della MotoGP. Sono riusciti ad interpretare il regolamento tecnico che prevedeva il divieto di attuatori idraulici. In effetti è un attuatore idraulico comandato meccanicamente con un cavo. Sono riusciti a fare un assetto dragster in uscita di curva e anche in partenza. Quindi penso che sono stati molto bravi e le altre case hanno dovuto solo copiare il sistema. Tutto questo implica più complessità a livello tecnico, a livello di guida e un ulteriore fattore di stress per i piloti. E’ normale che se i piloti potessero farne a meno ne farebbero a meno. Al momento attuale è un dispositivo che migliora tanto le possibilità di abbassare il baricentro della moto, fa intervenire meno l’elettronica e di conseguenza può utilizzare più coppia in uscita di curva, quindi più accelerazione.

Quindi non lo bandiresti?

Faccio fatica ad avere una posizione. Passerei la palla ai piloti, non agli ingegneri delle case costruttrici perché non si metteranno mai d’accordo. Chi lo ha inventato ne usufruisce maggiormente… Ma devono essere i piloti a discuterne in Safety Commission. Come sempre successo la Dorna mette i piloti in prima posizione sulla decisione dei regolamenti tecnico-sportivi. 

Una risposta saggia e diplomatica…

Alla fine sulla moto ci sono loro e sono loro che dovrebbero prendere una posizione. Sicuramente i team privati, me compreso, direbbero di essere a favore della tecnologia se va in direzione della sicurezza e dell’ambiente. Però questo dispositivo non va a vantaggio della sicurezza e dell’ambiente ed ha un costo in più. Ma ripeto, la decisione spetta ai piloti secondo me.

Sei soddisfatto dello show MotoGP e della sua intrinseca capacità di attrarre sponsor?

Sono nel Motomondiale dal 1993, con la mia scuderia dal 1996. Posso dire che c’è stato un grandissimo lavoro da parte della Dorna e della FIM per migliorare il pacchetto MotoGP, dal punto di vista dello spettacolo. Se ci sono tanti team privati di poter lottare per il podio è merito loro, grazie ad una compattazione dei regolamenti tecnici. Ai tempi della classe 500 c’erano le squadre ufficiali e basta, i team privati avevano un grande distacco. Negli anni Novanta vendevamo uno spazio pubblicitario, negli anni 2000 uno spazio pubblicitario e un’attività hospitality. Oggi vendiamo uno spazio pubblicitario, una attività hospitality, un supporto all’attivazione della sponsorizzazione, quindi tutti i contenuti di comunicazione, video e foto che aiutano lo sponsor a comunicare il proprio legame con la MotoGP.

E dal punto di vista della TV c’è qualcosa da migliorare?

Probabilmente avremmo bisogno che i team che navigano dalla decima posizione in giù abbiano un po’ più di visibilità televisiva, componente importante per tenere motivato lo sponsor e trovare nuovi sponsor. Come operatore della MotoGP mi piacerebbe che il palinsesto televisivo rivolgesse più attenzione alla seconda metà della griglia. Ne abbiamo parlato molte volte, ovviamente Dorna ha i suoi problemi perché devono vendere un prodotto di interesse per le televisioni che sono i loro grandi clienti. E non è facile giustificare i passaggi televisivi nelle retrovie che potrebbero infastidire i loro grossi clienti. E’ una tematica che stiamo discutendo per trovare delle soluzioni.

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