26 Luglio 2022

MotoGP, Luca Marini sotto pressione: “Sarà una battaglia difficile”

Luca Marini va alla ricerca del suo primo podio in MotoGP: dopo Marco Bezzecchi ad Assen tocca al fratello di Valentino Rossi.

MotoGP, Luca Marini

Dopo il podio di Marco Bezzecchi nella gara di Assen, Luca Marini avverte sicuramente un pizzico di pressione in più. Il pilota del team VR46 va anche lui alla ricerca della sua prima top-3 in MotoGP, dopo undici gare è 15° nel Mondiale con 52 punti. Con una Ducati Desmosedici GP22 a disposizione tutti si aspettano qualcosa in più dal fratello di Valentino Rossi, che ha segnato il suo miglior risultato al Sachsenring con una quinta piazza: “Mi do un 7 per questa prima parte di stagione, perché a inizio anno abbiamo faticato un po’, non è stato facile“.

Inizio di stagione MotoGP difficile

Nelle prime gare ha perso tempo Luca Marini, alle prese con le difficoltà di un nuovo team al debutto in MotoGP e con i ritardi tecnici della GP22. La perdita di velocità sui rettilinei sembrava un mistero difficile da comprendere, poi insieme al capotecnico David Munoz e ai tecnici della squadra ha trovato una buona base di partenza e sistemato alcuni accorgimenti di ciclistica ed ergonomia, in attesa della nuova carena aerodinamica. “Non so se è stata colpa mia o meno ma le prime gare sono state davvero difficili. Non ero mai soddisfatto e non capivo perché perdessi così tanto tempo. Ma dopo c’è stato un grande miglioramento con buoni risultati, buona velocità e buon ritmo in ogni situazione“, ha spiegato il 24enne di Tavullia.

Obiettivo podio per ‘Maro’

Da Silverstone a Valencia l’obiettivo sarà quello di salire sul podio, per riuscirci bisognerà lavorare bene sul giro secco e le qualifiche. “Sarà una battaglia difficile, ma voglio essere presente in ogni gara e in ogni situazione e cercare di fare del mio meglio ogni fine settimana. Poi vedremo in quali gare posso lottare per il podio o meno“. Servirà un week-end perfetto, circostanze ideali, un setting impeccabile sin dal venerdì: in un campionato MotoGP così competitivo la velocità non basta per puntare in alto. “Penso che la MotoGP sia cambiata molto rispetto al passato o addirittura rispetto a tre o quattro anni fa. Ora ogni pilota ha una moto ufficiale p qualcosa di molto simile. Non ci sono più differenze e questo permette ai piloti di ottenere grandi risultati anche in un team cliente. Questo è fantastico per noi e ottimo per il nostro sport – ha concluso Luca Marini -, ma rende tutto più difficile“.

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