3 Febbraio 2024

MotoGP, Luca Marini: “Tra Honda e Ducati differenze enormi”

Marini non si può ancora sbilanciare troppo sulla sua RC213V, ma vede del buon potenziale per il futuro.

MotoGP, shakedown Sepang: il bilancio di Luca Marini

Per Luca Marini due importanti giorni di shakedown a Sepang. Dopo il debutto in Honda nel test a Valencia dello scorso novembre, in Malesia è risalito sulla RC213V e ha macinato chilometri per cercare di adattarsi alla nuovo moto e di dare le giuste indicazioni agli ingegneri. Sono tante le novità portate, quindi il lavoro è stato intenso e andrà avanti la prossima settimana, sempre sulla pista malese.

MotoGP, shakedown Sepang: Marini lavora sodo

L’ex pilota del team VR46 ha fatto il punto della situazione al termine dello shakedown: “Specialmente quello di oggi è stato un giorno davvero impegnativo – ha detto al sito ufficiale MotoGP – però era importante per capire la direzione in cui andare con il nuovo progetto e la nuova moto. Penso che abbiamo un buon potenziale, ma ancora tanto lavoro da fare“.

Sensazioni positive, però è presto per sbilanciarsi e servono ancora tanti giri in pista per capire se finalmente HRC abbia imboccato la strada giusta per risalire la china in MotoGP. A Marini è stato chiesto anche delle differenze con la Ducati Desmosedici e ha spiegato anche cosa serva alla sua RC213V per essere più competitiva: “Le differenze sono abbastanza grandi, però penso che dobbiamo concentrarci su risolvere problema per problema. Abbiamo del margine in uscita di curva, dobbiamo trovare un po’ più di grip in trazione. Ci serve anche maggiore stabilità al posteriore e un po’ più carico aerodinamico con le alette. Stiamo lavorando tanto sull’aerodinamica, perché tutti portano ogni volta alcune idee nuove e nuove parti. Dobbiamo lavorare di più su questo aspetto“.

Ci sono delle aree specifiche nelle quali Marini sa che è necessario intervenire per compiere dei progressi significativi. Interpellato sul programma per il test della prossima settimana, ha così risposto: “Non ne ho ancora parlato con il mio capotecnico, ma sicuramente dovremo trovare un migliore setting in ogni cosa. Io sono nuovo, dobbiamo imparare un po’ e anche la moto è nuova. Abbiamo bisogno di capire meglio come far lavorare le gomme nel modo giusto. Avremo altri tre giorni a Sepang, più tempo per lavorare e migliorare“.

Oggi ha chiuso all’ottavo posto, dietro anche al compagno Joan Mir (sesto), ma in questi giorni la classifica contava poco. Per lui era importante lavorare bene con la nuova squadra e con la nuova moto. È agli inizi dopo tre stagioni trascorse su una Ducati in un team satellite e gli serve tempo, anche considerando che ha sposato un progetto che è ripartito praticamente da zero in seguito a stagioni negative. HRC ha apportato tanti cambiamenti per provare essere nuovamente competitiva. Le nuove concessioni MotoGP saranno di grande aiuto, vedremo quanto tempo servirà per fare risultati importanti.

Foto: Repsol Honda Team

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