3 Febbraio 2024

MotoGP, Joan Mir: “Non siamo ancora pronti, ma Honda sta cambiando”

Mir motivato e fiducioso vedendo una Honda che si sta impegnando per essere di nuovo davanti, però serve tempo.

MotoGP, shakedown Sepang: Joan Mir crede nella Honda

Grazie alle nuove concessioni, anche i piloti ufficiali di Honda e Yamaha hanno potuto prendere parte allo shakedown a Sepang solitamente riservato a collaudatori e rookie. Un bel vantaggio, insieme a tanti altri previsti dal nuovo regolamento. Joan Mir e Luca Marini hanno potuto provare anticipatamente la nuova RC213V, rivoluzionata rispetto alla precedente. Ci sono diverse novità a livello di aerodinamica, con delle alette diverse sia al posteriore sia all’anteriore.

Oggi nell’ultimo giorno di shakedown lo spagnolo ha chiuso sesto, a 328 millesimi dal leader Pedro Acosta, mentre Luca Marini ottavo (+0″746). Si tornerà in pista martedì 6 febbraio per altre tre giornate di lavoro assieme al resto della griglia MotoGP. Il primo vero confronto nel 2024.

MotoGP, shakedown Sepang: il bilancio di Mir

La pioggia caduta sia ieri che oggi ha un po’ ostacolato i piani, ma Mir si è detto comunque contento del suo ritorno in sella: “Penso che abbiamo avuto due giornate positive – ha detto a Crash.net e abbiamo provato tante cose. Dobbiamo capire un po’ la direzione che vogliamo prendere, perché abbiamo provato moto diverse, motori diversi e caratteri diversi. Ora non posso sceglierne una“.

La RC213V del 2023 non è presente in Malesia, il team Repsol Honda sta lavorando con due moto nuove in configurazione 2024. Ci sono delle differenze e il potenziale non è stato ancora del tutto esplorato, il test della prossima settimana sarà utile per capire meglio i due prototipi: “La moto 1 è leggermente diversa da quella provata a Valencia – ha spiegato Joan – mentre la 2 ha un motore con un carattere differente. Non siamo riusciti a sfruttare tutto il potenziale della seconda, vedremo se riusciremo a fare passi avanti“.

Joan si fida della Honda

Il due volte campione del mondo si è espresso anche sulle novità aerodinamiche portate da HRC e in generale sulla mentalità che vede all’interno del box: “L’aerodinamica non è come quella dell’anno scorso, che era quasi nulla. Hanno iniziato a lavorarci e stiamo facendo dei passi avanti. So cosa può fare la Honda, mi aspetto tanto da loro. Hanno lavorato più che nello scorso inverno, vedo che vogliono superare la situazione in cui eravamo. Ovviamente, una cosa è volerlo e un’altra è riuscirci“.

Serve lavoro e serve tempo, però Honda ha iniziato un cammino per tornare al top in MotoGP e Mir è più fiducioso rispetto al 2023: “La direzione che abbiamo preso con la moto gli altri costruttori la seguono da tre-quattro anni o più. Stiamo facendo dei passi, però non mi sento ancora pronto per la prima gara. Comunque vedo grandi cambiamenti, ciò mi dà motivazione e fiducia“.

C’è ancora tempo prima del gran premio inaugurale della stagione, in casa HRC si impegneranno duramente per arrivare preparati a un appuntamento nel quale comunque dovrebbero essere altri i favoriti. Diventare di nuovo vincenti così presto è difficile, ma è fondamentale progredire costantemente trovando la corretta direzione nello sviluppo della RC213V. Marini e Zarco, arrivati dall’orbita Ducati, possono dare una grossa mano in questo senso.

Foto: Repsol Honda Team MotoGP

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