2 Luglio 2022

MotoGP, Luca Marini con una Ducati monca: 26 giri “stupefacenti”

Luca Marini chiude la prima parte della stagione MotoGP fuori dalla zona punti. Ad Assen ha corso con la Ducati priva di un'aletta.

MotoGP, Luca Marini

Dopo i tre ottimi risultati raccolti al Mugello, a Barcellona e al Sachsenring Luca Marini ha chiuso la prima parte di campionato MotoGP fuori dalla zona punti, con il 17° posto nella gara di Assen. Non si tratta di un calo psicologico o di prestazione, bensì frutto di un episodio accidentale avvenuto alla partenza. Il contatto con la Suzuki di Joan Mir causa la rottura di un’ala della sua Ducati GP22 e ha percorso i 26 giri con una Desmosedici monca. “È davvero incredibile come ciò influisca sulla guida. Assen è forse anche uno dei peggiori circuiti dove avere un simile problema, perché guidi ad altissima velocità per tutto il giro“.

Luca Marini ad Assen con un’ala spezzata

Un normale incidente di gara che fortunatamente non ha impedito ai due piloti di proseguire la gara, ma ha costretto Luca Marini a proseguire con un handicap tecnico di non poco conto. “La moto semplicemente non fa quello che vuoi che faccia“, ha spiegato il pilota del team Mooney VR46. Una domenica rovinata dalla manovra del rivale Suzuki che ha tagliato la sua traiettoria subito dopo lo spegnimento dei semafori. “Non riuscivo a frenare bene la moto, era molto instabile nelle curve veloci, quindi ho dovuto ridurre notevolmente la velocità… E’ stato stupefacente“.

Inizialmente il fratello di Valentino Rossi non si è reso conto di quanto successo. Dopo una decina di giri ha dato uno sguardo alla carena della sua Ducati accorgendosi che mancava un’aletta aerodinamica. In particolare nelle curve 6, 7 e 12 era costretto a viaggiare con 20 km/h in meno per le difficoltà in ingresso e accelerazione: “Un problema del genere è solo questione di sfortuna. Ma se fossi caduto alla partenza, con tanti piloti che venivano dalle retrovie, sarebbe stato molto pericoloso“.

La seconda parte della stagione MotoGP

Luca Marini chiude la prima parte del Mondiale MotoGP 2022 al 15° posto con 52 punti in classifica. Il podio di Marco Bezzecchi dimostra che con questa Desmosedici GP c’è un grande potenziale. Motivo per cui proverà ad alzare l’asticella alla ripresa del campionato ad agosto. “Il mio obiettivo è quello di poter presto lottare per le prime posizioni. Ma l’inizio della stagione è stato molto difficile. Il mio equipaggio era nuovo, anche il team e la moto erano nuovi per me. Abbiamo avuto qualche problema e abbiamo perso molto tempo“, ha sottolineato l’alfiere di Tavullia. Una volta trovato il setting di base la sua fiducia è cresciuta notevolmente: “Al Sachsenring avevo il potenziale per salire sul podio per la prima volta, pensavo persino di potercela fare. In molte altre gare mi è stato subito chiaro che non potevo andare avanti perché il mio ritmo era troppo lento“.

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