21 Marzo 2022

MotoGP: la Ducati GP22 è già da podio… Ma con Johann Zarco

Johann Zarco, podio e top Ducati con la GP22. Il feeling non è perfetto ma, assieme al lavoro sul cambio di approccio, è un solido inizio.

zarco motogp

Il fine settimana appena concluso in Indonesia ci ha fatto vedere una Ducati ancora protagonista sul podio mondiale. Nell’asciutto GP in Qatar si era trattato della GP21 di Enea Bastianini, nell’acqua del Mandalika Circuit invece ecco che sul terzo gradino del podio è salita la versione più aggiornata della Desmosedici. Ancora una volta però non c’è uno dei due piloti del team factory, ma uno degli “altri”. È Johann Zarco infatti a chiudere il GP come Ducati di riferimento, davanti a Miller e con la GP22. Che non è ancora a punto, ma che è già in grado di salire sul podio. Guidata da un pilota solido, che sta anche lavorando su un approccio diverso ai GP, un “in più” che sarà molto utile nel corso dell’anno.

Da osservare

È un risultato che porta a farsi qualche domanda in più, ma che certamente serviva in primis allo stesso pilota Pramac. Un digiuno di podi che durava dal GP di Catalunya 2021, finalmente interrotto in questo fine settimana appena lasciato alle spalle. E chissà come sarebbe andata nell’evento precedente senza la partenza da dimenticare… Zarco come sempre ha sottolineato analiticamente lati positivi e negativi, ammettendo anche i suoi attuali difetti, ma di nuovo sta realizzando un inizio di stagione molto solido. Il “vecchietto” della truppa in rosso, e viene da dire tra i meno considerati anche per questo motivo, sarà certo da tenere d’occhio pure in questo 2022.

“27 giri sarebbero stati duri”

“In 24 ore sono passato da un incidente nelle FP4 ad un podio dopo una gara sul bagnato. Direi che è positivo.” Dietro ad un imprendibile Oliveira e ad un Quartararo ‘formato pesce’ c’è proprio lui. Nonostante qualche incertezza dovuta ad un feeling non ancora perfetto con la nuova D16, Johann Zarco si è preso podio e punti importanti. E ci scherza su: “Mi ci sono voluti 15 giri per trovare il giusto feeling, 7 giri in più mi avrebbero fatto comodo!” Anche se concorda con la riduzione della distanza in gara, senza accuse. “Nell’ultima curva l’asfalto si stava sgretolando. Non hanno avuto il tempo sufficiente per fare tutto alla perfezione, pioggia e caldo poi non aiutano. Ma 27 giri sarebbero stato duri a livello fisico.”

Grinta, calma, concentrazione

Il GP sembrava in bilico per il diluvio post gara Moto2… Agitato? No, Zarco aveva la sua soluzione. “Mi sono tolto la tuta, ho ascoltato un po’ di musica e giocato a scacchi. Ho fatto scacco matto in un minuto e mezzo, è stata una fonte di energia per affrontare il GP con sicurezza.” E s’è visto: pur con le incertezze, voleva il podio e se l’è preso, mettendoci la giusta dose di grinta. Il ritorno al lavoro con Jean-Michel Bayle sta dando i suoi frutti? “È possibile. Assieme ci concentriamo sul cambio di approccio ai weekend di gara.” Nello specifico, “Se si lavora bene sempre, un problema non distruggerà il tuo GP. Rimanere concentrati sulle cose buone aiuta.”

Foto: motogp.com

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