26 Gennaio 2023

MotoGP, Jorge Martin e l’opzione Yamaha: “Sono tra i top, tutto è possibile”

Jorge Martin cerca il riscatto nella stagione MotoGP '23. Ducati garantisce massimo supporto, ma l'ipotesi Yamaha non è da escludere.

MotoGP, Jorge Martin

Jorge Martin è approdato a Milano per la presentazione del team Ducati Pramac, alla presenza del patron Paolo Campinoti, del title sponsor, del suo manager Albert Valera e del nuovo team manager Gino Borsoi. Sotto la livrea “tricolore” (bianco, viola, rosso) ci sarà l’anima di una Desmosedici GP factory. La Casa di Borgo Panigale ha compensato la mancata promozione nel team ufficiale con un trattamento economico e tecnico identico a quello di Enea Bastianini. Stesse modalità di collaudare gli aggiornamenti, medesima repentinità nel riceverli, massimo supporto ai box.

Jorge Martin aspetta la Ducati GP23

Quattro podi nella stagione 2022, nessuna vittoria e troppi alti e bassi, ma un vero matador nel giro secco e nelle qualifiche (cinque pole, tre nelle ultime tre gare). A Jorge Martin manca davvero l’ultimo step prima di entrare nella cerchia dei “big”, a quel punto potrà decidere se svincolarsi a fine anno per tentare l’avventura con un altro marchio ufficiale oppure tenersi ben stretta la Ducati Desmosedici con il suo potenziale trionfale. La presentazione del team Pramac si è svolta negli studi di Sky Sport in forma snella e genuina, riflettori puntati soprattutto sui protagonisti. Tra quindici giorni sarà il momento di scendere in pista nel test MotoGP a Sepang, dove lavorerà sulle nuove specifiche 2023. Si preannuncia un nuovo motore, dopo quello troppo aggressivo dell’anno scorso che ha causato qualche piccolo problema. Tanto da spingere Pecco Bagnaia e Jack Miller a fare un passo indietro in fase di omologazione. “Non ho potuto decidere niente, ma dopo un po’ mi sono dimenticato di avere quel motore e sono riuscito a fare bei risultati“.

Le gare sprint a suo favore

Jorge Martin è un pilota esplosivo nel giro singolo, le gare sprint potrebbero calzargli a pennello, utili per fare bottino di punti. Una teoria che il pilota madrileno conferma: “Lo scatto al via sarà qualcosa su cui lavorare nei test, ma come stile di guida le gare più corte potrebbero diventare un mio punto di forza“. Durante la pausa invernale si è concesso una vacanza a Bali, al ritorno in Andorra ha lavorato molto sul cardio, più di recente ha ripreso a girare in pista con la Panigale. Si punta molto anche per rimediare al suo punto debole: la staccata. “Lo scorso anno non riuscivo a frenare forte, era l’unico punto in cui perdevo da Pecco – racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. E poi sarà fondamentale cadere di meno. Sono certo che se mettiamo tutto insieme potrò lottare per il titolo“.

Il futuro in MotoGP

Buono il rapporto con Gigi Dall’Igna ma la mancata promozione nel team factory ancora non l’ha digerita. Il suo contratto scade alla fine del 2024, ma ha un’opzione per svincolarsi a fine stagione e la sbandiera ogni volta che gli viene chiesto. “È tutto aperto. C’è la possibilità di muoversi e andare altrove, così come di rimanere. Però è ancora molto presto. Di certo proverò a scegliere sempre l’opzione sportiva migliore per me“, ha aggiunto Jorge Martin. Non è un mistero che il suo nome è associato a quello della Yamaha nel caso Franco Morbidelli non dovesse rinnovare al termine del campionato MotoGP ’23. “Le varie case sono sempre interessate ai piloti più forti e provano a prenderli. Io credo di essere tra questi, quindi non ci sarà solo la Ducati che vorrà tenermi“.

Foto: MotoGP.com

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