26 Gennaio 2023

MotoGP, Stefan Bradl testa la RC213V: “Non possiamo fare miracoli”

Stefan Bradl a Jerez testa la nuova Honda RC-V per la prossima stagione MotoGP. NUovi forcellone e scarico, Ken Kawauchi ai box.

MotoGP, Stefan Bradl

Honda si è data subito da fare e ha sfruttato la due giorni di test a Jerez per portare Stefan Bradl in pista con la Honda RC-V. Nuova collaborazione con Akrapovic dopo la fine della partnership con SJ-Project e diverse novità da limare prima di volare in Malesia per lo shakedown. All’interno del box presente anche il nuovo direttore tecnico Ken Kawauchi, per la prima volta al lavoro con i colori HRC dopo un passato in Suzuki. L’ultima volta che il collaudatore tedesco aveva provato il prototipo MotoGP ’23 risale allo scorso dicembre, ma la pioggia ha impedito di portare a termine la tabella di marcia.

Il nuovo prototipo Honda MotoGP

L’obiettivo è mettere nelle mani di Marc Marquez, e dei suoi colleghi di marca, una moto con cui ritornare al vertice delle classifiche. La Honda è sotto pressione dopo il sesto posto in classifica costruttori 2022. Tecnici e manager parlano poco, anche se è un po’ nella loro tradizione… Hanno chiesto di chiudere le porte ai media nel test MotoGP, i nervi sono scoperti. Ma la Casa giapponese ha tutti i mezzi per sovvertire questa situazione e uscire dal tunnel, anche se dovranno affidarsi molto al genio del campione di Cervera. Naturalmente, Stefan Bradl non è autorizzato a rivelare dettagli sulle ultime fasi di sviluppo della Honda. “Ma posso dire che non faremo nessun miracolo, né improvvisamente stabiliremo record sul giro e vinceremo. Il processo per rimettersi in carreggiata richiederà del tempo – ha dichiarato a Speedweek.com -. Questo è l’inizio della nostra fase di recupero“.

Stefan Bradl in pista a Jerez

A conclusione del test Irta di Valencia dell’8 novembre, Marc Marquez aveva sollevato molte perplessità sul pacchetto tecnico della RC-V. Nessuna remora a dichiarare: “Con questa moto non possiamo vincere… Non basta un passo avanti, ne servono due“. I vertici giapponesi avevano risposto che in Malesia sarebbero arrivate le principali novità per il pacchetto 2023, ma miracoli non se ne possono fare in uno sport fortemente competitivo e al limite come la MotoGP. D’altronde serve un cambio di mentalità e i cambi di ruolo di diverse figure ingegneristiche potrebbero non bastare. “È certo che dobbiamo migliorare“, ha proseguito Bradl. “Ma quanto dovrebbero essere grandi i passi, al momento nessuno lo sa. Inoltre non è chiaro se sia dovuto al telaio, al motore, all’elettronica o all’aerodinamica. È un problema complesso quello che abbiamo. E in una fase del genere devi sistemare ogni pezzo del puzzle e rimetterlo insieme“.

Le prime novità in casa HRC

Nessun aggiornamento può fare guadagnare mezzo secondo al giro, è tutta una questione di dettagli che nel loro insieme aiutano a limare uno o due decimi. Bisogna procedere step by step, fare i conti anche con le gomme, i progressi degli avversari e con quel pizzico di fortuna che non deve mancare mai. Oltre al nuovo scarico Akrapovic, Honda adotterà un forcellone Kalex con cui Marc Marquez ha già lavorato nel 2022. A Jerez le condizioni climatiche non sono particolarmente ideali, di notte la temperatura sfiora lo 0°C, è possibile sfruttare solo la finestra climatica centrale della giornata. Nel box di Stefan Bradl c’è Ramon Aurin come capotecnico e la presenza di Kawauchi è di grande stimolo. “Con Kawauchi soffia un vento nuovo e anche le strutture in Giappone sono un po’ cambiate. Forse il nuovo staff porterà nuove idee. Sta succedendo qualcosa… Ora stiamo valutando come compiere i prossimi passi“.

Foto: HRC

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