17 Dicembre 2019

MotoGP, Johann Zarco: “Sono ancora buono per vincere”

Johann Zarco si gioca tutto nella stagione MotoGP 2020 in sella alla GP19 del team Avintia. "Se sarò veloce aumenterà il supporto Ducati".

MotoGP, Johann Zarco

Johanno Zarco è volato alle Maldive con la fidanzata dopo una stagione a dir poco bizzarra. L’esordio in KTM, poi il divorzio, tre Gran Premi a casa prima della breve parentesi in Honda. E quando tutto sembrava portare verso il ritorno in Moto2, il francese ha trovato una valida soluzione in Ducati Pramac, convinto da Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti. “È stata una grande esperienza per inseguire quello che resta il mio obiettivo, diventare campione del mondo. Quest’anno la corsa verso quel traguardo ha subìto una frenata – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ -, ma ora c’è l’opportunità Ducati. Ero un pilota veloce e sono convinto anche buono per vincere in MotoGP“.

Sono molti ad averlo criticato per la scelta di stralciare il contratto con la casa austriaca. Ma Johann Zarco non ha mai metabolizzato la lotta nelle retrovie dopo un biennio in costante lotta per il podio. “Può essere che non abbia gestito bene la sfida e abbia sbagliato. Però io so che nel 2107 e 2018 avevo un gran ritmo e nel 2020 avrò l’occasione di riprovarci. Quest’anno sono passato da lottare per il podio a giocarmi il 17° posto. Ero incazzato, avevo la sensazione di perdere il mio sogno“. Nessun rimpianto per le scelte prese. “Serviva una decisione forte, alla mia età la gente non ti lascia molte opportunità per rifarti. Forse potevo insistere, ma stavo perdendo ritmo, avevo paura di sprecare tutto“.

ZARCO E IL FUTURO IN DUCATI

La possibilità offertagli dalla Honda sembrava una strada destinata a proseguire. Già all’indomani dell’addio di Jorge Lorenzo aveva compreso che HRC avrebbe puntato tutto su Alex Marquez. A Valencia ha parlato forse a sproposito del team Avintia prima di dirgli sì: “Forse ho parlato troppo avventatamente, ma quella situazione di Avintia non poteva andar bene – ha sottolineato Johann Zarco -. Poi, però, con Paolo Ciabatti e Gigi Dall’Igna ho capito che le cose potevano cambiare. Non c’è stato solo un meeting, mi hanno dato fiducia e sono riusciti a convincermi. Ai test di Sepang capirete che quell’Avintia non sarà la stessa squadra del 2019“.

A sua disposizione una Ducati GP19 che non otterrà molti aggiornamenti, soprattutto nella prima parte di stagione MotoGP. Ma molto dipenderà dai suoi risultati. “Se sarò veloce, il supporto aumenterà. Ducati fa così, si è visto anche quando Iannone in Pramac faceva meglio di Crutchlow. So che avrò il materiale e le persone per fare bene. Poi toccherà a me“. L’obiettivo primario è stare nei primi dieci sin dal Qatar. Non c’è altra strada per progettare il suo futuro. “Sarà difficile, ma se vorrò lottare per il titolo i prossimi 2-3 anni, devo riuscirci. Anche per conquistare la Ducati ufficiale nel 2021“.

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