30 Settembre 2021

MotoGP, Honda: i veri problemi di una crisi senza precedenti

Biennio MotoGP 2020-2021 da archiviare per il team Honda. Ma c'è il rischio che alcuni problemi tecnici siano di difficile e lenta risoluzione.

MotoGP, Marc Marquez a Misano

In casa Honda non dimenticheranno facilmente il biennio 2020-2021 di MotoGP. L’infortunio di Marc Marquez a Jerez e la sua lunga assenza, il ritorno in una condizione ancora precaria, Pol Espargarò che tarda nell’adattamento alla RC213V. E dai piloti del team satellite LCR, Alex Marquez e Taka Nakagami, non arrivano segnali stimolanti. Ci ha pensato il Cabroncito a dispensare sorrisi con la vittoria al Sachsenring e il podio di Aragon, ma non sono questi i risultati attesi dalla Casa dell’Ala dorata.

Alberto Puig si ritrova davanti ad una delle sfide più difficili in carriera: riportare il marchio giapponese alla vecchia gloria. Ma serve massimo supporto dai piloti e dai tecnici HRC, l’attenzione è puntata sulla RC213V 2022 già da tempo. L’emergenza Covid-19 ha spinto al congelamento dei motori e, a detta dei diretti interessati, il vero punto debole sta nel cuore pulsante del prototipo. Secondo Alex Marquez “il problema principale è dove non possiamo evolvere quest’anno a causa del regolamento. Ma è lì che cercheranno di fare un passo per il prossimo anno“.

Il nuovo motore Honda

Non può essere un alibi. Ducati e Yamaha hanno evoluto sensibilmente i loro prototipi MotoGP anche con il congelamento dei motori. Purtroppo l’assenza di Marc Marquez ha disorientato gli ingegneri nipponici che hanno perso la stella di riferimento. La priorità adesso è acquisire feeling con la gomma posteriore Michelin e la nuova carcassa introdotta nel 2020. Non basta mettere mano al restante pacchetto, occorre lavorare sull’erogazione del gas, attraverso l’elettronica, e sulla potenza, da domare con l’aerodinamica. “La vicenda Covid ha spinto a non fare sviluppo, per questo non abbiamo potuto fare i passi che avevamo previsto – precisa Alberto Puig a MotoGP.com -. Il pneumatico e la moto probabilmente non sono amici in questo momento“.

Marc Marquez ha ammesso di aver ripreso la RC-V del 2019 in alcuni week-end. Un passo indietro per provare a farne due avanti. “Un pilota ricorda l’ultima cosa che ha funzionato meglio. E per lui non è stata la moto del 2020 o del 2021, ma la moto del 2019, con la quale ha vinto l’ultimo titolo. Per il pilota è complicato, e anche per la squadra, quando si tratta di sviluppare la moto“. Ma nel test MotoGP di Jerez in programma a novembre, prima della lunga pausa invernale, servirà avere le idee chiare in vista della stagione 2022. Prima che sia troppo tardi…

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento