16 Ottobre 2023

MotoGP, Pecco Bagnaia operazione riscatto: “La gente parla troppo”

Francesco Bagnaia ritorna alla vittoria in Indonesia. Dopo infortuni e critiche il campione MotoGP si prende una rivincita sui detrattori.

MotoGP, Francesco Bagnaia

La partenza dalla 13esima posizione in griglia lasciava prevedere un altro weekend amaro per il campione MotoGP Francesco Bagnaia. Ottavo nella Sprint, superato da Jorge Martin in classifica al termine del sabato, l’Indonesia sembrava terreno di disfatta per il pilota del team Ducati factory. Invece la grande rimonta domenicale e la caduta del diretto inseguitore hanno spinto l’allievo della VR46 Academy nuovamente sul tetto del Mondiale con 18 punti di vantaggio.

Bagnaia contro i detrattori

In tanti erano pronti a sparare critiche su Pecco Bagnaia, ad attendersi un altro passo falso. Invece ha zittito tutti, inequivocabile quella mano agitata al lato del casco quasi a voler dire “adesso non parlate?”. Un gesto che ha ripetuto anche durante la premiazione sul podio. Incassa la sesta vittoria in questa stagione MotoGP e arriverà a Phillip Island ancora da leader, pur consapevole che negli ultimi cinque round dovrà vedersela con un Jorge Martin tutto istinto e velocità. In conferenza stampa post gara spiega i motivi del gesto davanti alle telecamere: “Molte volte si parla troppo, a volte è meglio aspettare i risultati prima di farlo. Era per loro“.

Nessuna intenzione di aprire polemiche, ma semplicemente lo sfogo di chi non vuole tenersi nulla dentro e dimostra con i risultati di che pasta è fatto. D’altronde dopo il Gran Premio di Catalunya qualcosa sembrava non funzionasse al cento percento. “Mancava un risultato così, dopo Barcellona ho passato momenti difficili. Ho faticato molto, non mi sentivo bene in molte situazioni ed era difficile per me spingere“, ha proseguito Bagnaia. “Sono molto grato al mio team, soprattutto a quelli dell’elettronica, perché abbiamo fatto un ultimo passo avanti, è stato fantastico. Abbiamo meritato moltissimo questa vittoria e ne sono fiero“.

Domenica bestiale a Mandalika

L’errore del madrileno del team Pramac arriva come manna dal cielo, era quasi atteso e voluto. La sua vittoria è stata in buona parte seminata alla partenza e maturata giro dopo giro. “Il mio obiettivo oggi era vincere. Era quello che mi ero prefissato quando ho spento il telefono ieri sera“, ammette il pilota di Chivasso riferendosi alla caduta di Martin. “Quando ho visto che cadeva ho potuto respirare un po’, poi non ho più dovuto spingere come prima, avevo la gara sotto controllo“.

Bagnaia ha gettato le basi della sua incredibile domenica indonesiana fin dai primi metri. Dal 13° posto in griglia, è uscito dalla prima curva al decimo posto ed era sesto dopo il primo giro. “La partenza rappresenta quasi il 50% della gara. Se fai una buona partenza, puoi ottenere di più, senza dubbio. Ecco perché mi sono concentrato completamente sulla partenza e ho rischiato un po’“.

Il trionfo spazza via le nubi del recente passato, i momenti difficili trascorsi dopo l’infortunio. Da mesi non era in perfette condizioni fisiche. “Mi sono rotto il piede a Le Mans. Si era rotta anche la mano. L’infortunio al piede mi ha dato fastidio dal Mugello a Barcellona. E la mano mi ha creato problemi, soprattutto al Sachsenring, dove ci sono quasi solo curve a sinistra. Quando sono caduto a Barcellona ho avuto una contusione alla gamba davvero grave. Questo è stato il primo fine settimana in cui non ho avuto problemi alla gamba“.

La sfida non è ancora finita

A Mandalika non sono mancati i momenti difficili, stavolta però la dea bendata è stata dalla sua parte. Jorge Martin è passato da sesto a primo alla prima curva, inanellando un vantaggio di tre secondi al dodicesimo giro su Vinales e di circa quattro secondi su Pecco. Senza la caduta del collega madrileno la vittoria sarebbe stata impossibile per Francesco Bagnaia, ma gli errori fanno parte del gioco e possono condizionare il destino dei campionati MotoGP.

Da venerdì a Phillip Island, in Australia, sarà un’altra battaglia condita da tanta adrenalina, dove servirà andare al limite e stare molto attenti ai passi falsi. “Siamo a un livello così alto che basta poco per cadere. Purtroppo ho avuto molti incidenti simili a quello di Jorge, come ad Austin e in India. La nostra moto è molto veloce, ma bisogna capirla. Ci sono momenti in cui sei così sicuro che devi stare attento“.

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