24 Febbraio 2023

MotoGP, forcelloni-airbox-diffusori: la Ducati Desmosedici GP23 ai raggi X

Nel test MotoGP in Malesia la Ducati Desmosedici GP23 ha valutato tre forcellini differenti, un nuovo airbox e due aero-pack.

MotoGP, Ducati Desmosedici GP23

La Ducati arriva alla stagione MotoGP ’23 con due piloti di punta, Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Sulla carta una potenza di fuoco, alle spalle una larga schiera di giovani piloti pronti a ereditare la loro sella fra due anni. Da Luca Marini a Marco Bezzecchi, da Jorge Martin ad Alex Marquez fino a Fabio Di Giannantonio. La Casa emiliana ha un vivaio interno talmente ricco che può concedersi il lusso di snobbare l’ipotesi futura di Marc Marquez. Il vero punta di forza sta però nella Desmosedici GP, moto talmente versatile che anche un rookie può risultare veloce da subito, talmente veloce da permettere di vincere la Tripla Corona.

Ducati resta avanti

Dopo il primo vero test preseason in Malesia, Ducati ne esce ulteriormente rafforzata sulla carta. In attesa dei risultati delle prime gare, i piloti dei team factory e Pramac sono al lavoro sull’evoluzione Desmosedici GP23. Senza neanche troppe preoccupazioni, perché nel peggiore dei casi la versione 2022 resta ancora un passo avanti rispetto ai prototipi della concorrenza visti a Sepang. Solo Aprilia pare abbia fatto un altro step in campo aerodinamico, ma forse non abbastanza per mettersi alla pari con i suoi connazionali. La Ducati GP23 è già al livello della GP22 e ha ancora margine di miglioramento, un autentico campanello d’allarme per gli avversari. Soprattutto alla luce del fatto che le Rosse possono ancora vantare otto moto in griglia.

Il nuovo airbox della Desmosedici GP23

Già nel test di Valencia Pecco Bagnaia e gli altri piloti con moto ufficiale hanno apprezzato le doti del nuovo motore, che permette di essere più fluidi e migliorare il potenziale di frenata, due aree in cui la Ducati era già forte. Dopo il test MotoGP in Malesia i piloti ritengono che si debba ancora perfezionare la fase di accelerazione e l’erogazione della potenza. Le soluzioni sono da ricercare nel complesso mondo dell’elettronica, ma si nota anche una modifica all’airbox, più piccola rispetto alla precedente uscita a Cheste. Sicuramente cambia il modo in cui l’aria entra nel motore V4 a 90°, quindi il modo in cui il motore crea potenza e la gestisce.

Il forcellone della Ducati GP23 a Sepang

Tre diversi forcelloni per la Ducati

Altre novità notate sulla Ducati GP23 concerne tre diversi forcelloni, cambia la forma nella parte in cui la catena taglia il forcellone stesso. Il terzo forcellone che abbiamo visto presentava una piccola modifica alla fessura dove si trova il blocco di regolazione della catena, con Ducati che sembrava aver diminuito lo spessore del materiale in quest’area. Con un nuovo motore e una potenza maggiorata è necessario valutare se ci sono modi migliori per modificare il modo in cui gestire la potenza, farla arrivare a terra e renderla utilizzabile. Questa mutazione al forcellone potrebbe essere dettato dalla ricerca di un maggiore controllo sul lato del pneumatico a centro e uscita curva, dove la Desmosedici era già avanti. In questo senso va anche il nuovo aero-pack ad effetto suolo in stile Aprilia.

L’ultimo test MotoGP preseason

Nelle ultime due stagioni MotoGP la Ducati ha montato i diffusori sulle carenature laterali inferiori e da quando ha iniziato a usarli ha sempre funzionato bene. Quindi perché cambiare? Pecco Bagnaia sembra essere d’accordo con questa domanda, visto che nelle interviste rilasciate a Sepang ha detto chiaramente di preferire i “condotti downwash”, mentre il compagno di squadra Enea Bastianini è ancora incerto. Il pilota romagnolo sta ancora valutando se rimanere con i diffusori o passare alle carenature laterali con effetto suolo. Sarà interessante capire cosa sceglierà dopo i test di Portimao e se sarà una scelta condivisa da entrambi.

Foto: MotoGP.com

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