21 Agosto 2020

MotoGP, Fabio Quartararo: “Gomme in crisi troppo in fretta”

Fabio Quartararo in crisi di gomme al Red Bull Ring. "Dovizioso 1:24 dopo 15 giri, noi sotto 1:25 a fatica e non capiamo perché."

quartararo motogp

Stesso circuito, nuovi problemi. Possiamo riassumere così il venerdì di Fabio Quartararo, in difficoltà in questa prima giornata del Gran Premio di Stiria. Al mattino si è ripresentato qualche guaio con i freni, ma nel complesso l’alfiere Petronas Yamaha è andato davvero in crisi per un altro motivo in particolare. Parliamo del degrado delle sue gomme: con le alte temperature registrate al Red Bull Ring i suoi pneumatici sono letteralmente ‘crollati’ come prestazioni.

Abbiamo citato solo due problemi, ma lo stesso pilota francese è il primo ad ammettere che “Oggi un po’ tutto non andava per il verso giusto.” Il risultato è che per il momento il leader iridato è fuori dalla top ten combinata, ovvero provvisoriamente in Q1. “Non è che la scorsa settimana tutto fosse perfetto, ma almeno avevamo un buon livello di grip” ha raccontato a fine giornata. Stavolta invece sono spuntati fuori svariati problemi fin da queste prime libere.

“Il caldo ha fatto la differenza in negativo” ha continuato. “Le gomme sono andate in crisi davvero troppo in fretta. Questa mattina ho visto Andrea [Dovizioso] stampare un 1:24.1 dopo 15 giri con la stessa gomma. Noi invece fatichiamo a scendere sotto l’1:25 e onestamente non riusciamo a capire il perché. Certo non puoi avere sempre delle belle giornate, ma stiamo lottando da tre gare…  Dobbiamo trovare una soluzione, non stiamo andando nella giusta direzione.”

“Stiamo proseguendo a tentativi” ha ammesso. “Ad un certo punto le gomme crollano ed inizio a peggiorare di circa due decimi a giro. A Ducati e Suzuki, per esempio, questo non succede. Le mie sensazioni in sella alla moto per ora sono davvero negative: qualsiasi cosa faccia per cercare di preservare la gomma, questa si degrada velocemente.” Quartararo ha pochi motivi per essere particolarmente ottimista. E la leadership iridata traballa…

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