15 Dicembre 2020

MotoGP, Fabio Quartararo: “Evoluzione Yamaha, troppi piloti creano confusione”

Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Valentino Rossi avranno una M1 factory nella stagione MotoGP 2021. Ma chi indicherà la strada da seguire?

MotoGP, Fabio Quartararo e Valentino Rossi

Fabio Quartararo andrà a sostituire Valentino Rossi nel box Yamaha factory nella prossima stagione MotoGP. Dopo un anno da rookie alla ribalta, ha collezionato tre vittorie, prima di spegnersi nel finale di campionato 2020. Punta il dito contro il mancato sviluppo della YZR-M1, ma a sua volta sa di dover migliorare sul piano personale. La casa di Iwata ha lavorato meno degli altri costruttori sull’evoluzione della moto 2021, non avendo svolto test privati con il suo collaudatore Jorge Lorenzo. Un vuoto che cercherà di colmare con l’arrivo di Cal Crutchlow. Ma chi indicherà la strada da percorrere?

Fabio in cattedra per l’evoluzione

A Portimao il managing director Lin Jarvis ha ribadito che Valentino Rossi continuerà ad avere un ruolo primario nella raccolta dati. I suoi feedback restano utili, pur sottolineando che il campione di Tavullia sarà un pilota satellite. Il futuro della Yamaha è principalmente nelle mani di Vinales e Quartararo, legati al team da un contratto biennale. Ed è proprio il francese a rivendicare una maggiore considerazione nello sviluppo del prototipo MotoGP. “Penso che meno persone sono, meglio è“, riporta Motorsport.com. “Quando ci sono troppe persone nell’evoluzione della moto si crea un po’ di confusione. Voglio dare la mia opinione alla Yamaha, spero che la ascoltino. Voglio fare tutto il possibile per aiutare a portare la moto al top, quindi la Yamaha deve farlo. Capisci che il mio obiettivo principale è questo. Dobbiamo avere una buona preseason, sia io che il test team. Sarà molto importante perché non possiamo cambiare il motore e dobbiamo lavorare su tutti gli altri aspetti“.

Nell’ultima stagione MotoGP la M1 ha mostrato poca coerenza, incapace di affrontare i tracciati con meno aderenza. Veloce sul giro secco, spesso in apnea sul ritmo gara, soprattutto quando si ritrova a dover partire dalle retrovie e ad effettuare sorpassi. “L’anno scorso abbiamo fatto 19 gare su 19 circuiti diversi e la moto era buona in tutti e 19. Quest’anno abbiamo fatto 14 gare, in sette o otto circuiti, ma solo in tre o quattro ha funzionato e metà è stato un disastro. Quindi ho qualcosa in mente per il prossimo anno – aggiunge Fabio Quartararo -, spero che la Yamaha mi ascolti. Ma sono preoccupato perché da molto tempo non mi diverto per niente“. Nelle scorse settimane Valentino Rossi ha sollevato forse il vero problema: in Yamaha sono soliti ascoltare le sensazioni dei piloti. Ma alla fine a decidere sono i vertici giapponesi…

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