9 Aprile 2022

MotoGP, Eric Mahè sul futuro di Quartararo: “Non è questione di soldi”

Eric Mahè, manager di Fabio Quartararo, gioca ancora in attesa sul rinnovo di contratto: il campione MotoGP tiene il mercato piloti sotto scacco.

MotoGP, Fabio Quartararo

Nelle prove libere MotoGP del venerdì Fabio Quartararo regge l’urto del lungo rettilineo di 1200 metri del COTA, nonostante la Yamaha M1 abbia un gap di velocità massima di 12 km/h rispetto a Ducati, Honda, Aprilia e Suzuki. Sul misto il campione francese recupera il tempo perso e piazza il terzo miglior crono di giornata, anche se in gara potrebbe essere più difficile. Nel sabato di qualifiche la priorità è conquistare una buona piazza di partenza, perché il prototipo di Iwata sa esprimersi al meglio solo quando non è costretto a lunghe rimonte. Una vittoria ad Austin potrebbe far splendere il sole nel box dei diapason.

MotoGP in fase di incertezza

Sul tracciato texano di 5,5 km Fabio Quartararo riesce a sfruttare le zone di frenata, grazie anche al livellamento di molti dossi che elargisce maggior sicurezza in alcuni tratti, come alla curva 2. L’unica scelta da prendere in vista della gara è tra la mescola morbida e quella media al posteriore, un rebus che dovrà sciogliere nelle FP4. Ma ci sono anche altre importanti decisioni sul tavolo, in primis il rinnovo di contratto con Yamaha, dopo aver aperto all’ipotesi Honda al termine della gara di Termas. Nei primi tre Gran Premi sono saliti sul podio nove piloti diversi, il campionato è fortemente incerto, ogni week-end è un appuntamento utile per sondare il terreno. Ma l’incertezza del Mondiale MotoGP non aiuta nella valutazione dei punti di forza e delle opportunità.

La trattativa Yamaha-Quartararo

Nelle precedenti stagioni i contratti venivano siglati alla vigilia del campionato e sembravano un azzardo. Stavolta regna maggior prudenza da parte di team e piloti, nulla sarà deciso prima dell’approdo in Europa, con l’eccezione di Pecco Bagnaia che ha rinnovato la fiducia con Ducati prima di atterrare in Qatar. Fabio Quartararo vuole prima capire il reale potenziale di questa Yamaha M1, che di certo soffre in termini di potenza, ma sul misto riesce ancora a dire la sua. Il mercato piloti si rivela una partita a scacchi, si attende la prima mossa. “Dobbiamo solo sapere dove Fabio può ottenere i migliori risultati possibili in questa fase“, ha detto il manager francese a Motogp.com. “Siamo un po’ fortunati perché anni fa una decisione del genere sarebbe stata presa con un anno di anticipo. In questa fase non c’è urgenza, quindi è una buona situazione“.

Dall’altra parte del box Franco Morbidelli ha un contratto in scadenza a fine 2023, mentre il campione di Nizza non ha ancora deciso e Yamaha non mette fretta: “Stiamo valutando tutte le opzioni e poi vedremo che succede“. A Iwata sanno bene che nessuno meglio di Fabio Quartararo sa guidare questa M1, quindi non spezza la corda. “Non è questione di offerte, vogliamo solo il meglio per Fabio. Abbiamo grande rispetto per Yamaha, ma per alcuni motivi che non posso dire dobbiamo riflettere“. Oltre a Morbidelli solo Marc Marqueez, Brad Binder e Pecco Bagnaia restano fuori dai giochi di mercato: l’ago della bilancia Quartararo sembra oscillare tra Honda e Suzuki.

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