27 Novembre 2022

MotoGP, Ducati-Valentino Rossi patto di ferro: “Mi dispiace per Yamaha…”

Ducati a otto punte anche nella stagione MotoGP 2023. Paolo Ciabatti blinda il team VR46 di Valentino Rossi fino al 2024.

MotoGP, Valentino Rossi

Nella prossima stagione MotoGP vedremo ancora una Ducati a otto punte. Non certo l’ideale per Dorna, per il Mondiale e per Yamaha soprattutto, dal momento che schiererà solo due YZR-M1. Con la separazione dal team RNF di Razlan Razali, che ha respinto una nuova offerta di contratto annuale, il marchio di Iwata si è ritrovato un po’ spiazzato. Un’altra carta a favore di Borgo Panigale che punta al bis iridato nel 2023, pur consapevole che il team VR46 di Valentino Rossi è fortemente corteggiato dai rivali giapponesi.

Valentino Rossi-Ducati fino al 2024

Il Mooney VR46 Racing Team è legato al brand emiliano con un triennale in scadenza alla fine del 2024. Lin Jarvis vorrebbe tentare l’assalto per averlo dalla sua parte con una stagione d’anticipo, ma sarà difficile convincere la squadra di Tavullia se la Desmosedici GP continuerà ad essere il prototipo più competitivo della griglia MotoGP. Ovviamente Dorna ha tutta l’intenzione di appoggiare la migrazione VR46-Yamaha, per accontentare uno dei suoi maggiori clienti e rendere più completo lo schieramento di partenza. Ma cosa ne pensa Valentino Rossi? La risposta al quesito è stata secca: fino a quando Ducati avrà la moto più competitiva non si cambia livrea! Almeno fino alla fine del 2024, nonostante ci sia già una stretta collaborazione tra il pluricampione e la Casa di Iwata nella middle class.

Paolo Ciabatti blinda il team VR46

A Borgo Panigale possono dormire sonni tranquilli, impossibile prevedere cosa accadrà nel 2024. “Abbiamo un contratto e un obbligo con VR46 e andrà avanti fino alla fine del 2024. Non posso prevedere cosa accadrà dopo, tutto è possibile“, ha chiarito il d.s. Paolo Ciabatti a Speedweek.com. “Il team VR46 è composto da persone molto serie, i piloti sono contenti delle moto Desmosedici. Lo dimostrano i risultati che ottengono. Mi dispiace per la Yamaha…“. Nella stagione MotoGP appena conclusa la Rossa ha dimostrato di essere al massimo livello anche con i rookie. Fabio Di Giannantonio ha conquistato la sua prima pole al GP d’Italia, Marco Bezzecchi il suo primo podio in MotoGP.

Spallata alla Yamaha…

Bisogna fare però i conti con la “politica” del paddock, perché gli altri costruttori non sono per nulla contenti di vedere otto Ducati in pista. Un argomento ampiamente dibattuto nelle ultime riunioni della MSMA, ma in un libero mercato il brand italiano ha saputo essere più convincente degli altri. Suzuki non ha mai seriamente pensato ad un team satellite e quest’anno ha annunciato l’addio al Motomondiale. Quindi è stato facile convincere Gresini (contratto fino al 2023 che verrà presto prolungato di un altro anno) e il team VR46 di Valentino Rossi. Aprilia fino ad un anno fa non era così appetibile come oggi… “Non posso dire nulla sulla Yamaha – ha concluso Paolo Ciabatti -. Avevano una squadra satellite e l’hanno persa“.

Foto: Instagram @vr46tribe

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