6 Febbraio 2022

MotoGP, Ducati studia l’holeshot 3.0: l’ultima evoluzione dell’abbassatore

Nel test MotoGP a Sepang Ducati lavora su un'ulteriore evoluzione del sistema holeshot. La moto in movimento si abbassa all'anteriore e al posteriore.

MotoGP, Pecco Bagnaia Test Sepang 2022 (1)

Ducati non particolarmente brillante nella prima fase del test MotoGP a Sepang.  Enea Bastianini si mostra subito veloce, ma con una Desmosedici GP21 già bel collaudata nella passata stagione. Pecco Bagnaia e il compagno di box australiano hanno diverse novità da testare, il time attack è l’ultimo dei pensieri.

Ducati docente di aerodinamica

Ancora una volta Gigi Dall’Igna e i suoi uomini stanno lavorando in sordina per tirare fuori un altro coniglio dal cappello magico. E ancora una volta l’attenzione è puntata su un’ulteriore evoluzione del dispositivo holeshot.  Per adesso il vicecampione piemontese tende a non scoprire le carte in tavola. “Ho provato la nuova carena, che andava bene. Ho provato il nuovo motore, andava bene anche lo scarico. Ma dobbiamo ancora mettere insieme il motore e l’elettronica e ci stiamo lavorando“.

Negli ultimi anni la Casa emiliana ha fatto scuola durante i test MotoGP e in termini di avanguardia tecnologica. Nel 2015 ha introdotto le winglets, poi bandite per paventati motivi di sicurezza e contenimento dei costi avanzati dalla Honda. Da qui lo sviluppo delle carene aerodinamiche, che da regolamento possono subire un solo cambiamento durante l’anno. Nel 2018 Ducati ha inventato il sistema holeshot, prima al posteriore e poi anteriore-posteriore. L’obiettivo è abbassare il baricentro della moto impedendo all’anteriore di sollevarsi durante l’accelerazione (soprattutto in partenza).

Ducati lavora su un nuovo holeshot

Da qualche anno Ducati ha sfruttato lo stesso principio per allestire un dispositivo utile anche in movimento, specie in uscita di curva, per offrire lo stesso vantaggio con l’abbassamento del posteriore. Un colpo di genio presto copiato dagli altri costruttori, una scelta inevitabile per tenere il passo con il marchio italiano. Oggi il dispositivo holeshot è divenuto un elemento imprescindibile per i prototipi MotoGP. In questi giorni di test a Sepang il costruttore di Borgo Panigale starebbe provando una evoluzione ulteriore: l’anteriore e il posteriore della Desmosedici possono essere ribassati contemporaneamente durante un giro.

Una timida ammissione è arrivata da Johann Zarco: “Ci stiamo lavorando un po’ per metterlo a posto. Ci vuole un po’ di tempo“. Resta da capire se il nuovissimo holeshot sarà pronto per essere utilizzato in un Gran Premio da subito o se servirà ancora un po’ di tempo prima di essere impiegato regolarmente. L’attenzione degli avversari ha già puntato il radar sulla Ducati 2022.

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