7 Marzo 2022

MotoGP, Ducati in affanno: la rabbia di Pecco Bagnaia

Inizio di stagione MotoGP in salita per il team Ducati factory. Pecco Bagnaia richiama all'ordine il box dopo gli affanni in Qatar.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Ducati è arrivata in Qatar con il proposito di vincere il Gran Premio, proseguendo la scia vincente della scorsa stagione. Obiettivo centrato con Enea Bastianini, grande entusiasmo nel team Gresini Racing, come dimostrato dalla presenza dei vertici di Borgo Panigale all’interno del box diretto da Nadia Padovani. Ma nella classifica finale per ritrovare un’altra Desmosedici GP bisogna scorrere fino all’ottava posizione dove troviamo Johann Zarco del team Pramac. Per l’azienda emiliana una domenica di festa, ma c’è spazio anche per molte riflessioni…

Stagione MotoGP in salita per Ducati

Gigi Dall’Igna ha ammesso senza alibi che le case rivali hanno computo passi in avanti più grandi in termini di potenza. Ducati non ha concentrato l’attenzione su altre aree tecniche del prototipo MotoGP 2022, i cavalli sono stati sempre un pallino del direttore generale e dei suoi uomini, ma stavolta devono tenere botta. Aprilia, Honda e Suzuki sono riusciti a migliorare la velocità massima meglio del marchio emiliano. E’ anche vero che buona parte degli investimenti è stata incentrata su nuovi dispositivi come l’abbassatore anteriore che ora rischia di scomparire se la GP Commission darà esito sfavorevole. Ma non può essere una scusa.

I problemi di Miller e Zarco

Jack Miller si è ritirato per un problema di elettronica. Jorge Martin è caduto dopo che Pecco Bagnaia l’ha travolto in fase di sorpasso, ma il madrileno ammette problemi sulla sua Desmosedici GP22. “Sono arrabbiato perché non eravamo competitivi. Mi aspettavo di lottare per la vittoria o almeno per il podio. Purtroppo la velocità non c’era e abbiamo avuto dei problemi. Non riuscivo nemmeno a superare l’Aprilia o la Suzuki, quello è sempre stato il nostro punto di forza. Sfortunatamente, non abbiamo più questo punto di forza“.

Il francese Johann Zarco ha portato a casa il massimo punteggio possibile. Non parla di specifici problemi, ma non nega che i tecnici Ducati debbano rivedere i dati per apportare miglioramenti alla nuova moto. “Purtroppo la partenza è stata il mio punto debole e ho avuto anche un piccolo problema tecnico che ci ha risucchiato indietro… Non ho ancora familiarità con la macchina al 100%. Mi manca ancora un po’ di feeling durante il sorpasso. Ho ancora qualche problema con l’assetto… Dobbiamo poi lavorare con gli ingegneri sul launch control. Al momento solo una partenza su dieci va bene, quindi non si possono ottenere buoni risultati“.

La rabbia di Pecco Bagnaia

Ma il più amareggiato e critico è Francesco Bagnaia. La scelta di non adattare l’ultima evoluzione del motore provato nei test MotoGP a Sepang e a Mandalika è un motivo di riflessione, anche se per gli uomini Ducati non c’è nulla di particolarmente strano. La Rossa ha un buon potenziale che però bisogna tirare fuori e il vicecampione ha avanzato qualche riserva sul modus laborandi all’interno del box. “Sono un pilota e voglio non vincere, non sono un collaudatore“, ha sintetizzato l’allievo della VR46 Academy. Nella preseason e nelle sessioni di prove libere a Doha ha dovuto testare molti aggiornamenti, senza avere il tempo di concentrarsi troppo sulla sua prestazione e sul setting in ottica gara. “Secondo me non era il weekend giusto per provare le cose… In gara ho iniziato sapendo che non avrei lottato per la vittoria, perché non eravamo pronti… Siamo in ritardo, d’ora in poi non toccherò più niente“.

Bestseller, l’autobiografia del Genio Adrian Newey “Come ho progettato il mio sogno”

Lascia un commento