13 Ottobre 2019

MotoGP, Domenicali: “Per battere Marquez bisogna studiarlo”

Claudio Domenicali non molla l'obiettivo mondiale in MotoGP. "Noi miglioriamo la Ducati, i piloti devono studiare Marc Marquez".

Danilo Petrucci, Claudio Domenicali e Andrea Dovizioso

Ducati soddisfatta a metà quando mancano quattro gare alla fine del Mondiale 2019 di MotoGP. Andrea Dovizioso ad un passo dal blindare il titolo di vicecampione, Danilo Petrucci in corsa per il terzo posto iridato. Claudio Domenicali attende una svolta per il 2020: metà dell’impegno dovrà essere profuso dai tecnici di Borgo Panigale, l’altra metà dai piloti.

Per il terzo anno consecutivo il team emiliano si piazza alle spalle della Honda di Marc Marquez. Un magro premio di consolazione per un’azienda che punta apertamente al titolo mondiale dopo anni di investimenti. Ma che resta ancora in corsa come miglior team davanti a Repsol Honda con un gap di 19 punti. Come suo solito Claudio Domenicali guarda al bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo due piloti che hanno vinto una gara in questa stagione. Neppure Honda ha due piloti vincenti. Questo significa che abbiamo lavorato bene“, riporta Speedweek.com. Ma non basta, l’obiettivo è il primo posto.

IL PIANO ANTI-MARQUEZ

Bisogna agire su due fronti, sul lato tecnico e quello umano. Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci a più riprese hanno evidenziato l’handicap nella percorrenza a centro curva. Ducati ha centrato il suo sviluppo principalmente sulla potenza del V4. “La moto ha una grande accelerazione ed è eccezionale nella fase di frenata, ha grandi punti di forza, ma anche punti deboli. La competitività – ha proseguito Domenicali – si basa su questo equilibrio di punti di forza e di debolezza“. Il merito della Honda è aver colmato il gap in termini di potenza nel 2019. “Ma abbiamo visto che solo Marc può guidare la moto“.

L’obiettivo degli ingegneri è colmare la lacuna con la GP20: “Dobbiamo trovare nel nostro 50 percento la capacità di dare velocità nel mezzo della curva e una dinamica nei cambi di direzione che ci manca oggi. Perdiamo così tanto in queste aree della pista che è intollerabile“. Ma l’altro 50% è nelle mani dei piloti: “Dobbiamo battere Marc, se lui non ci fosse avremmo vinto due titoli e mezzo. Questo è un dato certo, non una mia ipotesi“. Cosa possono fare gli alfieri Ducati per avere la meglio sul campione di MotoGP? “Marc ha inventato un nuovo modo di sedersi in moto: come usa il gomito e come controlla lo scorrimento della ruota anteriore… Credo che chi che batterà Márquez – ha concluso Claudio Domenicali – sarà colui che lo studierà meglio“.

Lascia un commento

4 commenti

  1. Rovigno ha detto:

    E se non piove, farà bello; chi la fa l’aspetti; non c’è due senza tre…

  2. gallotti._10419204 ha detto:

    Già. Se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata un tram . I Capi di Ducati non cambieranno mai .

  3. matteochiarello197_14424442 ha detto:

    Beh,in realtà non ha detto nulla di sbagliato! Forse scontato però sembra che non si voglia ammettere che siamo in presenza di uno capace di far la differenza all’80%!non è che sono ducati voglia battere mm93!tutti le stanno prendendo di santa ragione da “bimbo minkia”,come lo chiamano moltissimi “sportivi “!!in realtà ducati è quella che ha reagito meglio!yamaha considerata un catorcio fino a ieri,adesso con quartararo che si gioca pole e gare sembra diventata un’altra moto!!jarvis schiacciato dal potere mediatico di rossi non parla!puig dice a jorge e cal di tacere e dare gas!siamo sicuri che in ducati sono così pessimi??ciao

  4. giosaffatto_14412193 ha detto:

    Ma magari più che spremersi le meningi per studiare Marquez, potevano più semplicemente evitare di perdere Lorenzo fortemente voluto Dall’Igna che, da buon addetto ai lavori, ne aveva compreso il potenziale e visto i progressi, seppur lenti. Ma poi nella brigata c’è anche Domenicali, che: 1) definisce semplicemente “buon pilota” uno che ha vinto 5 mondiali e che di diritto è da definirsi “campione” proprio per averli vinti; 2) critica Lorenzo in diverse interviste, a campionato in corso, per i lunghi tempi di adattamento alla moto: forse parlarne esclusivamente e in separata sede con chi di dovere sarebbe stato più corretto ed elegante per tutti; 3) è davvero convinto che i campioni si possano tenere sotto contatto con 2 euro. Ora, davvero, io spero che in Ducati a studiare Marquez non ci mettano proprio lui: Domenicali, l’uomo in grado di trasformare la matematica in un’opinione.