18 Novembre 2022

MotoGP, Dall’Igna e la fuga di cervelli da Ducati: “Il prezzo da pagare”

Ducati campione del mondo MotoGP con Pecco Bagnaia. Ma alcuni ingegneri storici lasciano la Casa di Borgo Panigale per andare in KTM.

MotoGP, Gigi Dall'Igna e Pecco Bagnaia

In attesa della grande festa Ducati del 15 dicembre in piazza Maggiore a Bologna, Pecco Bagnaia può godersi qualche giorno di relax dopo la conquista del Mondiale MotoGP. Anche se nel mirino adesso mette anche la 100 Km dei Campioni in programma il 26-27 novembre al Ranch di Tavullia. A Borgo Panigale c’è grande fermento perché è palpabile l’inizio di un’era vincente che potrebbe durare anche a lungo, considerata la supremazia della Ducati Desmosedici rispetto ai competitor. Il grande sogno si è avverato, ma lo stratega veneto Gigi Dall’Igna, insieme ai suoi uomini, sta già pianificando il bis.

Il sogno MotoGP che si avvera

Il marchio emiliano festeggia il doppio centro in MotoGP e Superbike, dopo una lunga attesa fatta di emozioni e momenti di sconforto. “Ci abbiamo sempre creduto e oggi Pecco Bagnaia è Campione del Mondo, e tutti noi con lui. Sono passati 15 anni da quando Ducati Corse ha vinto il suo primo titolo piloti, e con questo secondo trionfo entriamo nella storia con il successo di un binomio italiano che mancava dai tempi di Agostini. E, lasciatemelo dire, è anche il mio primo mondiale piloti MotoGP, l’unico che ancora manca al mio albo d’onore: tutto questo non può che essere dedicato alla mia famiglia, che mi sostiene tanto e sempre“.

Una stagione dominante per Ducati, nonostante qualche passo falso ad inizio campionato. Giusto il tempo di affinare la freccia rossa GP23, il resto è tutto merito del pilota piemontese. “Un Pecco superlativo ha saputo ribaltare la situazione in campionato e suggellare il suo risultato combattendo con talento e maturità su una splendida moto. È la vittoria della Ducati nel suo insieme, con le squadre e i piloti sempre protagonisti“, ha aggiunto il direttore generale Gigi Dall’Igna. “Giovani talenti che sono già gli alfieri del domani, e questa, in una prospettiva più ampia, è una grande soddisfazione“.

Moto e pilota connubio vincente

Il carismatico ingegnere dal pizzetto cromato ha festeggiato il tanto atteso titolo piloti nella classe MotoGP grazie a Pecco Bagnaia e ad una moto oggi riconosciuta come nettamente superiore alle avversarie. Un traguardo che voleva raggiungere già anni fa, quando ha spinto tanto per avere in squadra Jorge Lorenzo e convinto i vertici Audi a investire sul suo illustre ingaggio. Peccato che i risultati siano stati deludenti, ma i primi spiragli di illuminazione iridata sono arrivati con Andrea Dovizioso, per tre volte al secondo posto in classifica finale. Se non era possibile vincere con il pilota migliore, allora meglio investire sul miglior prototipo. “Non esiste un pilota ideale per Ducati. Il mio obiettivo è sempre stato quello di sviluppare una moto completa che consenta diversi stili di guida“.

La fuga di cervelli da casa Ducati

Non solo titolo piloti, ma anche quello costruttori e squadre. Un “triplete” storico che adesso a Borgo Panigale vogliono ripetere. “Non credo che abbiamo raggiunto il nostro massimo. Con otto piloti in pista possiamo continuare a fare progressi la prossima stagione – ha sottolineato Gigi Dall’Igna a Speedweek.com -. Ma lo sforzo che dobbiamo fare per garantire che ogni pilota possa essere competitivo il prossimo anno come quest’anno è enorme“. Nella prossima stagione MotoGP Ducati dovrà fare a meno di alcune figure tecniche di prestigio come Alberto Giribuola e Christian Pupulin, dopo aver già perso il suo braccio destro Fabiano Sterlacchini, tutti in direzione KTM. “Accettiamo questo prezzo. I nostri ingegneri più talentuosi ci lasciano? Ne formeremo altri. È la filosofia del nostro progetto: puntare sui giovani talenti e farli diventare campioni del mondo, a prescindere che siano piloti o ingegneri“.

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