31 Maggio 2022

MotoGP, Claudio Domenicali: “Ducati non è più una moto difficile”

Claudio Domenicali entusiasta dopo la vittoria di Pecco Bagnaia al Mugello: il titolo MotoGP adesso è un obiettivo possibile.

MotoGP, Claudio Domenicali

Ducati ha vinto cinque delle prime otto gare della stagione MotoGP, tre con Enea Bastianini e due con Pecco Bagnaia. Il leader del Mondiale Fabio Quartararo ha trionfato solo una volta, dimostrando che la consistenza dei risultati e l’assenza di errori giocano il suo ruolo. Da un lato sulla Desmosedici GP abbiamo un ‘Bestia’ troppo estremo, che vince o cade, o comunque non riesce a chiudere tra i primi sette. Sulla classifica di Francesco pesa invece l’errore di Le Mans mentre era in lotta per il primo posto e ora la vetta dista 41 punti.

Lo stile di Bagnaia

La vittoria del Mugello dimostra che quando la Rossa ha un pilota che non commette sbavature risulta imprendibile sia per la Yamaha di Quartararo che per l’Aprilia di Espargarò. Una freccia rossa che viene scoccata dalla griglia di partenza e centra il primo gradino del podio dopo il traguardo. Pecco Bagnaia resta il punto di riferimento, ma deve mettersi in “modalità macchina” come ha lui stesso spiegato dopo il GP d’Italia. Grande la festa ai box Ducati per la vittoria casalinga, presente anche l’a.d. Claudio Domenicali: “Lo chiamo il Pinturicchio perché ha un’eleganza sulla moto straordinaria. Ero in pista alla seconda ‘S’ prima della Casanova Savelli, là quando esci sei inclinato a 30° e la moto tende a stare inclinata e non vuole andare dall’altra parte, in molti la tirano. Lui trova il modo di risalire dalla piega, si rimette in posizione con eleganza, un gesto tecnico di una bellezza straordinaria. E quando è efficace ci divertiamo ancora di più“.

Il ballottaggio per il team factory

Presto i vertici di Borgo Panigale dovranno prendere una decisione su chi affiancare a Pecco Bagnaia nella prossima stagione MotoGP. Sembra scontata l’ascesa di Enea Bastianini, peccato per l’errore al Mugello, ma non cancella di certo le tre vittorie finora raccolte in campionato. “Bastianini ha fatto un errore di sopravvalutazione, ma sta dimostrando che sta andando forte. Jorge non sta vivendo il suo momento migliore ma ha uno straordinario talento, stiamo cercando di fare in modo di tenerli tutti e due con noi. Più in là vedremo come organizzare le squadre“. Il nuovo sponsor del team Pramac vorrebbe un pilota italiano e Bastianini sarebbe il candidato ideale…

Una MotoGP per “tutti

Ducati sta progredendo di stagione in stagione, da anni è in agguato per la conquista del titolo piloti MotoGP. Il suo prototipo è in grado di portare alla vittoria tutti i piloti, non è una moto in stile Yamaha M1 che solo Quartararo riesce a spremere al limite, o un RC213V che solo Marc Marquez sa gestire. “Siamo nel campionato dal 2003, abbiamo vinto il Mondiale nel 2007, abbiamo vinto gli ultimi due campionati costruttori. Avevamo questa fama di fare moto difficili da guidare, dicevano che prima poteva guidarla solo Loris Capirossi, poi solo Casey Stoner… Per noi è importante fare una moto facile per tutti e siamo molto vicini a quello che facciamo per le moto di serie. Sul prodotto di serie c’è tanto della Panigale: moto veloci che tutti sanno usare. Chiaro che oggi Pecco aveva una marcia in più, ma abbiamo visto tanti piloti veloci con la Ducati – conclude Claudio Domenicali -. E sappiamo che questo è difficile, perché quando vuoi una prestazione di punta si cerca di sacrificare la facilità, invece la facilità per chi usa la moto su strada significa sicurezza ed è importante“.

Foto: Motogp.com

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