3 Luglio 2022

MotoGP, Ciabatti esclude ordini di scuderia: “Ma evitiamo casi Dovizioso-Iannone”

Paolo Ciabatti vede difficile l'assalto al titolo MotoGP. Nessun ordine di scuderia, ma chiede ai suoi piloti di evitare sorpassi estremi.

MotoGP, Paolo Ciabatti

La caduta di Fabio Quartararo ad Assen ha ravvivato le speranze della Ducati di ambire al titolo MotoGP. Tra Pecco Bagnaia e il leader della Yamaha ci sono 66 punti, le gare restanti sono 9, l’impresa non si preannuncia per nulla facile. Senza altri colpi di scena il pilota piemontese non ha molte possibilità, ma ancora una volta nella Classifica Costruttori l’azienda emiliana la fa da padrona. Un “controsenso” che va avanti da alcuni anni e spinge il marchio a cercare il suo pilota di punta capace di trainare la Desmosedici nel Mondiale piloti.

Il titolo MotoGP è lontano

La speranza è l’ultima a morire e il d.s. Paolo Ciabatti non vuole arrendersi, almeno fino a quando la matematica non darà la sentenza definitiva. “Considereremo chiuso il campionato solo quando non avremo più la possibilità aritmetica di lottare per la vittoria. Gli zeri di Bagnaia in Spagna e Germania hanno pesato molto, anche perché eravamo competitivi su tutti i circuiti. Abbiamo avuto qualche problema nelle prime gare della stagione“, quando la Ducati GP22 ancora doveva trovare il suo giusto equilibrio, tanto che la GP21 sembrava erroneamente migliore dell’ultima versione. In MotoGP non vince sempre e solo il più veloce, ma serve una certa costanza nei risultati, fare bottino punti anche nelle domeniche storte, non commettere errori.

Pecco Bagnaia di errori ne ha già commessi quattro e potrebbero già averlo condannato alla rinuncia del titolo 2022. Quartararo ha commesso il suo primo errore stagionale in MotoGP, Aleix Espargarò oltre a vantare una vittoria e quattro podi ha centrato sempre la top-4 ad eccezione di Indonesia e Texas. Due rulli compressori a cui Paolo Ciabatti guarda con la dovuta ammirazione. “Se guardi la classifica, e se guardi Fabio e Aleix, aggiungono punti in tutti i Gran Premi, stanno facendo un lavoro incredibile“. Gli ottimi risultati Ducati, invece, sono sparpagliati tra i suoi molti piloti: ha vinto 6 gare su 11, c’è sempre una Desmosedici in prima fila, sempre sul podio, leader del campionato Costruttori. Ma in classifica piloti la vetta resta distante dopo appena metà stagione. “Gli zeri di Pecco hanno ridotto le nostre possibilità di vincere il Mondiale Piloti… Sarà molto difficile“.

Ordini di scuderia

In Ducati non vogliono sentir parlare di ordini di scuderia, a Silverstone si proseguirà con la politica del “liberi tutti”. Nessuna intenzione di spingere per un solo pilota, anche a costo di dover rinviare ancora una volta l’assalto al titolo MotoGP. “Non ci piacciono gli ordini di squadra, potremmo considerarli solo se fossero necessari all’ultima gara. Ai nostri piloti diciamo solo di non compiere sorpassi estremi contro i compagni di marca. Possiamo ancora ricordare Dovizioso e Iannone qualche anno fa in Argentina e vogliamo evitarlo“, ha concluso Paolo Ciabatti. “Ma a tutti è permesso vincere le gare se c’è una possibilità“.

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Foto Motogp.com

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