2 Marzo 2024

MotoGP, Brad Binder: cambiamenti per portare KTM in trionfo

I dettagli fanno la differenza: il capotecnico di Binder spiega il tipo di lavoro che sta facendo con il pilota.

MotoGP, Brad Binder da titolo nel 2024?

Nel 2024 sono solo tre i piloti che affrontano la stagione MotoGP avendo già un contratto per il 2025: Luca Marini, Johann Zarco e Brad Binder. Quest’ultimo va addirittura in scadenza nel 2026, dato che KTM nell’agosto scorso ha deciso di fargli firmare un rinnovo triennale e di confermargli così la fiducia. Il sudafricano dovrà pensare solo a guidare, cercando di migliorare i risultati dello scorso campionato.

MotoGP, Binder da titolo?

Nel 2023 il 28enne nato a Potchefstroom è arrivato quarto nella classifica finale, il primo a non correre con una Ducati. Ha vinto due sprint race (Argentina e Jerez), ma non è riuscito a imporsi in una gara lunga (cinque podi). Il successo domenicale in MotoGP gli manca dal 2021, quando si impose in Austria davanti a Pecco Bagnaia e Jorge Martin.

Era solo la seconda vittoria in top class (la prima da rookie nel 2020 a Brno), quest’anno vuole tornare sul gradino più alto del podio e non solo occasionalmente. KTM sta investendo e crescendo per vincere, ci si aspetta una grande stagione da parte di Binder. I test invernali hanno detto che Ducati è ancora il riferimento della griglia, però non si è visto tutto il vero potenziale della RC16. Sarà l’anno buono per vedere il team austriaco in lotta per il titolo?

Andres Madrid, l’ombra di Brad

Nel box il campione Moto3 2016 può contare su un capotecnico che lo conosce molto bene come Andres Madrid. Intervistato da Speedweek, lo spagnolo ha parlato del tipo di lavoro che sta facendo il pilota: “In questa fase di carriera si tratta più di perfezionamento. Abbiamo aggiunto alcuni ‘controlli’ alla lista delle cose da fare per monitorare il suo sviluppo e migliorare la costanza. Abbiamo anche cambiato alcuni dettagli della moto per eliminare ciò che lo ha ostacolato in passato.

Il rider sudafricano è forte soprattutto in gara, deve fare dei progressi nelle qualifiche per partire un po’ più avanti. Il suo crew chief sa qual è il passo da compiere: “Una cosa che ci manca è continuare a migliorare al sabato. Di solito lo facciamo, ma si vede di più in gara. Le nostre migliori qualifiche sono quelle in cui Brad aveva qualcosa nel taschino dalle prove libere. Difficile trovare altri 7 decimi quando hai dato tutto al venerdì. Ci manca un po’ di margine per ottenere quell’extra“.

La nuova KTM RC16 costringe Binder a fare delle modifiche al suo stile di guida? Madrid replica così: “Finora non è stato necessario. Ma anche se abbiamo messo insieme una moto sulla quale il pilota si sente a suo agio, noi abbiamo bisogno di un po’ più di tempo per sfruttarne pienamente il potenziale“. Se nello stile di guida non è necessario intervenire, su altre cose invece Brad dovrà sicuramente migliorare per diventare un pilota in grado di impensierire Bagnaia nella lotta iridata.

Foto: KTM

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