24 Aprile 2022

MotoGP, batosta Bagnaia a Portimao. Tardozzi: “Questo ci danneggerà”

La caduta di Pecco Bagnaia pesa sulla corsa al Mondiale MotoGP. Davide Tardozzi ricorda come la strategia gomme sia una decisione del pilota.

MotoGP, box Ducati

Doveva essere il week-end del riscatto per Pecco Bagnaia, invece è un pugno nello stomaco per la corsa al titolo MotoGP. All’inizio della Q1 gira con le gomme rain e compie un solo giro, rientra ai box e monta le slick. Questione di minuti, le condizioni della pista erano in piena fase di trasformazione da bagnato ad asciutto, con il sole che usciva a sprazzi e la pioggia aveva dato una tregua già dalle FP4. Chi aveva provato pneumatici rain fino a quel momento o ha dovuto fare dietrofront, vedi Taka Nakagami, o era caduto a terra, come Remy Gardner.

La responsabilità di Bagnaia

A prendere la decisione è Pecco Bagnaia, il pilota è libero di intraprendere la strategia gomme che ritiene più opportuna. “Quando Pecco è rientrato noi gli abbiamo dato il nostro suggerimento, ma nessuno meglio di lui poteva sapere in che stato era la pista – spiega Davide Tardozzi, team manager Ducati, a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Lo abbiamo informato della mossa di Nakagami e della caduta di Gardner, ma l’ha decisione finale l’ha presa lui“. La decisione del vicecampione MotoGP sembra dettata, ancora una volta, da una certa ansia di prestazioni. Doveva tentare il tutto per tutto pur di accedere alla Q2, nelle FP3 la pioggia si è intensificata nelle fasi finali impedendogli di entrare tra i primi dieci.

Non appena la Ducati GP22 di Pecco Bagnaia ha preso una chiazza di bagnato a 100 km/h ha rimediato un highside. A guardare il bicchiere mezzo pieno poteva andare molto peggio all’alfiere torinese, che ha riscontrato solo una forte contusione a livello scapola-omerale. A causa del forte dolore viene deciso il trasferimento precauzionale all’ospedale di Portimao, accompagnato dai genitori e dalla fidanzata Domizia, dove ulteriori esami hanno confermato l’assenza di fratture. Dovrebbe essere regolarmente in pista, ha dichiarato di voler essere in pista ad ogni costo anche se scatterà dall’ultima posizione, dopo il dolore fisico c’è la batosta morale da digerire.

Duro colpo per il titolo MotoGP

Ai box fanno quadrato intorno a Bagnaia: “Che la slick sarebbe stata la gomma giusta era evidente, serviva più accortezza, l’importante è spingere all’ultimo giro“, aggiunge Tardozzi. “Non ci aspettavamo che accadesse, e questo ci danneggerà in ottica campionato“. Il Direttore Generale Gigi Dall’Igna difende la decisione del suo pilota: “Credo che la scelta fosse giusta, ma è stato sfortunato. Gli altri hanno messo le slick 30” dopo di lui. Fare un giro in più con quelle gomme gli avrebbe dato più fiducia nel finale“. Fine delle speranze iridate? “Tutte le gare sono importanti, io penserei a quella di domani, alle altre… penserò dopo“. Il compagno di squadra Jack Miller evidenzia l’errore di Pecco: “Se avesse fatto almeno un giro completo con le gomme da bagnato, avrebbe potuto capire dove erano le pozzanghere. Invece non ha mai percorso davvero la curva 1 e questo gli è costato. Una cosa che non puoi permetterti nella MotoGP di oggi è di essere impaziente“.

Foto di Valter Magatti

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